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Calcio Femminile, l'Arezzo pareggia 0-0 con il Gordige

Termina con un pareggio a reti inviolate l’esordio casalingo dell’Arezzo Calcio Femminile che mette in cassaforte il primo punto della stagione contro la formazione veneta del Gordige. Malgrado la buona prestazione espressa, al “Roberto Lorentini”...

Termina con un pareggio a reti inviolate l’esordio casalingo dell’Arezzo Calcio Femminile che mette in cassaforte il primo punto della stagione contro la formazione veneta del Gordige. Malgrado la buona prestazione espressa, al “Roberto Lorentini” le ragazze di Manuela Tesse, anche oggi in maglia rosa, non riescono infatti a centrare la vittoria dividendo così il bottino con l’esperta compagine di Cavarzere.

Dovendo rinunciare al difensore Agnese Zeghini per il secondo weekend consecutivo e all’attaccante fiorentina Isotta Nocchi, il tecnico amaranto propende per il modulo 4-3-2-1 schierando fin dal primo minuto Antonelli tra i pali, Arzedi, Aterini, Baracchi, Teci, Casula, Mazzini, Prosperi (al suo debutto in prima squadra), Mencucci, Verdi e Di Fiore.

Con la sconfitta di Vittorio Veneto ormai alle spalle, le aretine scendono in campo determinate e pronte a dare spettacolo di fronte ad una tribuna gremita di tifosi, dimostrandosi fin da subito capaci di creare buone trame di gioco. La prima occasione di marca amaranto arriva

al 7’ con un calcio d’angolo che Di Fiore non riesce a finalizzare.

Rapidissima la reazione delle venete con Balasso che, a più riprese, sale pericolosamente verso l’area piccola trovando però Arzedi ed Aterini pronte a sventare la minaccia. Al 16’ l’arbitro fischia una punizione a favore dell’Arezzo: se ne incarica Casula, autrice di un tiro potente e ben piazzato che, ad ogni modo, Cattelan riesce a parare.

L’opportunità si ripresenta dopo soli cinque minuti con Capitan Teci, ma la palla esce fuori di poco sulla destra. Il clima si fa dunque incandescente con un’Arezzo che crea e spreca ed un Gordige che concentra tutte le forze nelle dinamiche difensive. Al 33’ è la debuttante Prosperi a tentare il lancio da centrocampo, ma Cattelan, sempre sul pezzo, respinge il tiro. Al 41’ ci prova anche Di Fiore che, dalla fascia destra, cerca il vantaggio senza però riuscire a trafiggere i pali. Prova ad approfittarne la solita Balasso che, sul finire del primo tempo, tenta il tutto per tutto trovando però Antonelli pronta a bloccare la sfera.

Nella ripresa i ritmi si fanno più serrati, ma le numerose chance amaranto non finiscono mai per concretizzarsi: un’attenta Cattelan para agilmente i tiri di Mazzini e Di Fiore ce si susseguono uno dopo l’altro fin dal ’46. L’unica occasione nitida per il Gordige giunge al ’60 con Sturaro che, al limite dell’area piccola, calcia con forza senza però intimorire Antonelli che para senza problemi. Ricomincia quindi la sfilata amaranto: al 62’ sugli sviluppi di un corner di Di Fiore, Verdi tenta di insaccare, ma la palla vola alta sopra la traversa. Stessa conclusione per Mattiacci che, al 65’ prova ad impensierire il portiere ospite senza però riuscirvi. L’estremo difensore veneto respinge infatti anche i successivi tiri di Verdi e Casula. Ed è proprio l’esterno amaranto che al 79' lascia tutti con il fiato sospeso: sola davanti alla porta sfrutta un assist di Mazzini per andare in gol, ma la sfera finisce nuovamente al di sopra della traversa. A poco servono altre due punizioni e altrettanti calci d’angolo. Al triplice fischio finale, malgrado il brillante gioco messo in campo, le locali tornano negli spogliatoi con un solo punto. Una misura che, tuttavia, inizia a smuovere la classifica attribuendo all’Arezzo la decima posizione.

“I progressi della squadra si vedono, ma c’è ancora molto da lavorare soprattutto dal punto di vista della mentalità - spiega il tecnico Manuela Tesse - Le prestazioni della squadra migliorerebbero molto con il giusto approccio psicologico alla gara. Contro il Gordige siamo riuscite infatti a creare delle ottime occasioni che però non si sono concretizzate. Stiamo dimostrando di saper giocare bene a calcio e non dobbiamo perciò farci condizionare dall’essere una matricola in un girone di compagini ben più esperte. Adesso ci attendono due settimana di pausa che sfrutteremo al meglio lavorando sodo sui nostri errori.”

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