Arezzo ricorda Lauro Minghelli, 13 anni fa la scomparsa del giocatore amaranto

A tredici anni dalla scomparsa, il popolo amaranto ricorda Lauro Minghelli. Di seguito la nota pubblicata direttamente dalla società calcistica.

Il 15 febbraio non può mai essere un giorno come gli altri ad Arezzo. Per la città è la festa della Madonna del Conforto, che tutti gli anni porta migliaia di persone in pellegrinaggio in cattedrale. Per gli sportivi amaranto e i tifosi dell’Arezzo, non può non essere anche un giorno di lutto e di ricordo.

Sono passati 13 anni dalla morte di Lauro Minghelli, sconfitto dalla SLA ma vincitore per il coraggio e la testa alta con cui ha sempre affrontato la malattia e le terribili sofferenze a cui l’ha costretto. Ed è proprio per questo che, forse, smettere di soffrire proprio il giorno della Madonna del Conforto, per un aretino adottato come lui non fu casuale. Il popolo amaranto era allo stadio quel giorno, quando Lauro si spense. Una partita surreale, vinta dalla squadra che stava conquistando una incredibile promozione. Anche Lauro vinse quel giorno, pur perdendo la partita più importante di tutte.

Vinse perché sconfitto da un avversario ancora oggi invincibile. Vinse per quel suo modo di affrontare quell’amaro destino. Vinse per il ricordo che nel cuore dei tifosi amaranto rimarrà sempre vivo. Perché Lauro è sempre con noi. Già domenica la curva a lui intitolata lo ha di nuovo omaggiato. Nessuna bandierina, nessuno striscione, tranne quello con il suo nome. Lauro Minghelli. Al suo ricordo va il pensiero dell’U.S. Arezzo di oggi. Alla famiglia il simbolico abbraccio di tutto il popolo amaranto.