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Duecento alunni alla scoperta del nuoto con “Scuola in piscina”

La Chimera Nuoto ha archiviato con positivi risultati la prima edizione del progetto rivolto alle scuole. L’iniziativa ha coinvolto gli studenti di dodici classi che sono scesi in vasca al Palazzetto del Nuoto

Il nuoto è entrato nelle scuole. La Chimera Nuoto ha archiviato con positivi risultati la prima edizione del progetto “Scuola in piscina” che, nell’ultimo quadrimestre, ha permesso a dodici classi e a circa duecento alunni di vivere un’esperienza formativa nelle piscine del Palazzetto del Nuoto attraverso un percorso progressivo tra galleggiamento, prime forme propulsive e tecnica degli stili. L’iniziativa ha visto la collaborazione tra la società aretina, l’Ufficio Educazione Fisica di Arezzo, il Comune di Arezzo e il Centro Sport Chimera che hanno unito le forze con l’obiettivo di accompagnare studenti di diverse età, dalle elementari alle superiori, ad apprendere i fondamenti della disciplina, a diventare autonomi in acqua profonda, a sviluppare una maggior sicurezza e a migliorare la tecnica natatoria.

Il progetto si è sviluppato attraverso cicli di otto incontri per ogni classe organizzati e tenuti dallo staff della Chimera Nuoto composto da Luca Cicogni, Leila Pellicciari, Francesco Salvini e Sabrina Verdi, con il coordinamento di Marco Magara. Il bilancio complessivo è estremamente positivo in termini di partecipazione, di collaborazione con gli insegnanti e di risultati conseguiti, con una didattica ormai consolidata che ha permesso ad allievi anche principianti di terminare il percorso con buone capacità di galleggiamento e propulsione. La volontà è ora di dar seguito a questa prima sperimentazione per una progettualità costante e continuativa che permetta a “Scuola in piscina” di rinnovarsi anche nel prossimo anno scolastico con il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di classi a partire dalla scuola primaria dove i bambini e le bambine possono imparare a nuotare prima e meglio. «Il bilancio è positivo - ribadisce Magara, presidente della Chimera Nuoto, - in virtù della positiva sinergia tra tutti i soggetti coinvolti che hanno condiviso risorse e competenze. Gli ultimi mesi hanno anche permesso di individuare alcuni aspetti da migliorare tra cui l’accoglienza a bambini e ragazzi con disabilità che, prevedendo figure specializzate dedicate, ha richiesto alla Chimera Nuoto un ulteriore sforzo economico e organizzativo. Questa prima edizione di “Scuola in piscina” ha comunque mostrato come, in otto lezioni, sia possibile raggiungere significativi risultati in termini di acquisizione degli schemi motori acquatici di base, anche se si tratta solo di un primo step che dovrebbe trovare seguito nel consolidamento del progetto nel corso degli anni o nell’iscrizione ai veri corsi della scuola nuoto».

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