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Arriva la Strawberry Moon. Ecco come non perdere le "chicche" astronomiche del mese di giugno

La Luna piena di giugno cade il 5. Di seguito tutti gli appuntamenti per l'osservazione del cielo del mese curate dal Gruppo Astrofili di Arezzo

Ci eravamo lasciati lo scorso mese con le aspettative per lo spettacolo della cometa C/2020 F8 SWAN, ma come sappiamo le comete sono imprevedibili e anche in questo caso avvicinandosi al Sole, la cometa si è disgregata perdendo luminosità. Abbiamo chiuso maggio comunque con la grande emozione della storica missione Crew Dragon Demo-2 che, partita dalla piattaforma di lancio 39A di Cape Canaveral sabato 31 maggio alle 21.22 ore italiana (sì, proprio quella da cui è decollato il Saturn V che ha portato la missione Apollo sulla Luna e da cui sono partiti gli Space Shuttle), ha portato 2 astronauti americani nella stazione spaziale ISS dopo 19 ore di viaggio. Nonostante i viaggi verso la stazione spaziale siano frequenti (con cadenza di 4/6 mesi), la Crew Dragon ha segnato un momento storico nella storia dell’astronautica e delle missioni spaziali. Dopo 9 anni dalla conclusione delle missioni Space Shuttle, gli Stati Uniti sono stati in grado di portare uomini nello spazio con un vettore americano (ricordiamo che in questi 9 anni l’unico vettore in grado di portare uomini verso la stazione spaziale è stato la russa Sojuz), inoltre la Crew Dragon è il primo vettore privato della storia a portare uomini nello spazio, progettato e costruito da SpaceX, un’azienda americana privata, ultimo ma ancora più importante il programma Dragon è il primo passo per (ri)portare l’uomo sulla Luna prima e su Marte poi. Nel prossimo paragrafo parleremo in dettaglio della missione Crew Dragon.

Torniamo all’osservazione del cielo.

Il 1 giungo ha inizio l’estate metereologica, mentre quest'anno il solstizio, e l’inizio dell’estate astronomica cade il 20 giugno, precisamente alle 23:44. Nel giorno più lungo dell'anno il sole sorge alle 5.36 e tramonta alle 20.51 con una durata di luce di 15 ore e 15 minuti. A mezzogiorno dell'Ora Solare (le 13.00 dell’ora legale) il Sole raggiunge il punto di massima elevazione sull'orizzonte di circa 70°.

Giugno è il mese con le giornate più lunghe. La porzione luminosa del giorno è ben superiore a quella dominata dall'oscurità. L’inizio della notte astronomica (l’intervallo di tempo in cui il Sole resta sotto l’orizzonte di almeno –18°) si farà attendere fin quasi alle 23:00 e di conseguenza le osservazioni del cielo.

La Luna piena di giugno cade il giorno 5 conosciuta come Strawberry Moon (Luna della fragola) in onore dall’arrivo delle prime deliziose fragole. Il plenilunio del 5 giugno coincide con la seconda eclisse lunare parziale di penombra dell’anno che, purtroppo, non si svolgerà nelle migliori condizioni. Infatti l’eclisse di penombra avrà inizio alle 19:46 con la Luna ancora sotto l'orizzonte. La fase massima dell'eclisse si verificherà alle 21:25 con la Luna ancora bassa toccando il 56,8% di penombra nella nostra città. La conclusione dell’eclissi è prevista alle ore 23:04 quando la Luna sarà a 17° di altezza nel cielo di Arezzo.

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La mattina del 21 giugno è il turno di un’eclissi parziale di Sole. Questa eclissi sarà purtroppo modesta per l’Italia ed in particolare la nostra città. L’eclissi sarà visibile per lo più le regioni dell’Africa centro-settentrionale e dell’Asia (India e Cina). In Italia l’eclissi sarà visibile solo a sud di Roma ed apprezzabile solo da Lampedusa.

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Il cielo di giugno è ormai dominato dalle costellazioni estive.

A sud è possibile scorgere la bellissima costellazione dello Scorpione, ancora bassa sull’orizzonte ma destinata a salire, con la brillante gigante rossa Antares. Ad est dello Scorpione troviamo il Sagittario, la cui forma è simile a quella di una teiera, e ad ovest la costellazione Vergine, ultimo lascito del cielo primaverile.

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Ad est è ormai ben visibile il terzetto di costellazioni regine dell’estate: il Cigno con la brillante Deneb come vertice della coda dell’uccello, Aquila riconoscibile dalla luminosa Altair e Lira la più alta in cielo e ben visibile grazie alla brillante stella Vega. Proprio Deneb, Altair e Vega formano l’asterismo del Triangolo Estivo. Alto in cielo ormai allo zenit il quadrilatero della costellazione di Ercole.

Nei primi giorni di giugno continua la buona visibilità di Mercurio subito dopo il tramonto, mentre Venere il 3 giugno in congiunzione con il Sole, non sarà visibile per alcuni giorni per poi ricomparire tra le luci dell’alba. La scena del cielo serale è quindi lasciata ai pianeti giganti: con Giove seguito da Saturno che anticipano la levata tanto da essere visibili, a sud-est, prima di mezzanotte nella seconda parte del mese.

Mai smettere di sognare

Come detto, la missione CREW DRAGON DEMO-2 segna un momento storico per l’astronautica e nelle missioni spaziali. Sotto alcune immagini iconiche della missione: da sinistra il momento del lancio, sulla destra in alto una foto scattata alla navicella Dragon nel momento dell’approccio alla stazione spaziale ed in basso la prima foto di rito all’ingresso della stazione spaziale con gli astronauti americani appena arrivati (i due sulla destra con la polo blu).

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I media non hanno risparmiato parole su questo evento storico. Metto l’attenzione su due aspetti che ritengo particolarmente importanti.

La missione Crew Dragon è la prima missione spaziale con uomini a bordo realizzata da una compagnia privata, in un settore dominato storicamente dalle agenzie nazionali. La SpaceX progetta, costruisce e fornisce tutta la logistica mentre la NASA affitta i posti di viaggio. È il frutto della visione e determinazione della SpaceX e del suo fondatore Elon Musk che, quando ha fondato l’azienda nel 2002 è stato preso per pazzo e che varie volte ha rischiato il fallimento. Dall’altra, del cambio di visione della NASA che, dopo il programma Space Shuttle, ha capito di non essere da sola in grado di creare un programma spaziale a “basso” costo ed ha quindi investito su aziende private come SpaceX (la NASA ha stimato che per arrivare dove è arrivata la SpaceX avrebbe dovuto investire 10 volte tanto).

La SpaceX è nata con l’obiettivo di creare tecnologie per ridurre i costi delle esplorazioni spaziali e permettere la colonizzazione su Marte. Un obiettivo folle. Ma è proprio questa visione “folle” l’ingrediente principale del successo. SpaceX non ha riadattato tecnologie esistenti ma ha progettato da zero i razzi, le capsule, il sistema di rientro e riuso e perfino le tute degli astronauti pensate per la sicurezza ed al tempo stesso la comodità e facilità di uso, tanto da sembrare uscite da un film di fantascienza.

Guardando l’interno della capsula (vedi fotto sotto) si nota come la Dragon è di una nuova generazione, più simile alle astronavi di Hollywood che a quelle a cui siamo abituati a vedere nelle missioni spaziali. I sedili sono tipo auto da corsa, per consentire agli astronauti anche di riposare. Nessun pulsante, nessuna leva, nessun interruttore …. solo 3 enormi display touch da dove controllare e comandare tutto. Di nuovo la visione rivoluzionaria di SpaceX che mette al centro del progetto gli astronauti, la loro sicurezza ed il loro comfort, ingredienti fondamentali pensando a lunghi viaggi interplanetari.

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La missione Crew Dragon è un piccolo grande passo che avvicina l’uomo alle prossime missioni di ritorno sulla Luna prima e su Marte dopo. Grazie Nasa, grazie SpaceX, grazie uomini di grandi folli visioni che non smettono mai di sognare e rendono l’impossibile reale.

Chiudo con due curiosità.

L’ingresso nella stazione spaziale è stretto ed angusto. L’astronauta americano Douglan Hurley, al momento dello sbarco dalla Crew Dragon, in diretta mondiale, ha sbattuto una bella testata nel cunicolo. Nell’imbarazzo ed ilarità degli altri astronauti ha continuato a toccarsi la testa per un bel po’ … anche i super-perfetti astronauti sono umani.

Il nome del razzo che ha spinto la navicella Dragon verso la stazione spaziale si chiama Falcon 9. 9 dal numero dei motori e Falcon in onore del Millenium Falcon di Star Wars. Ispirandosi “alla nave che ha fatto la rotta di Kessel in meno di dodici parsec!” non poteva non segnare la storia.

I pianeti

mercurio-2-2Mercurio | Il mese di maggio si era concluso con Mercurio nelle migliori condizioni dell’anno per la sua osservazione. Per una decina di giorni l’osservabilità del pianeta si mantiene favorevole, anche se si riduce costantemente. Possiamo individuarlo basso in cielo sull’orizzonte occidentale. Nei primi giorni di giugno Mercurio tramonta circa un’ora e 50 minuti dopo il Sole, ma questo intervallo di tempo si annulla alla fine del mese, con il pianeta ormai prossimo alla congiunzione con il Sole. La massima elongazione serale si verifica il giorno 4, con una distanza angolare dal Sole di 23° 36’.

venere-2-2Venere | Il pianeta si trova in congiunzione con il Sole il 3 giugno, pertanto per alcuni giorni rimane inosservabile. Tuttavia, in pochi giorni Venere compie un balzo nel cielo del mattino e ricompare rapidamente sull’orizzonte orientale tra le luci dell’alba. A fine mese Venere sorge circa due ore prima del Sole e lo potremo facilmente osservare, come astro più brillante del mattino, nella costellazione del Toro, dove rimane per tutto il mese. Segnaliamo, per la mattina del 19 giugno, in orario diurno, una occultazione del pianeta da parte della Luna, visibile da alcune regioni del nord.

marte-2-2Marte | Nel corso del mese l’osservabilità di Marte evolve lentamente, con un graduale anticipo dell’orario del suo sorgere. Il pianeta rosso continua ad essere osservabile nel corso della seconda parte della notte. Lo si può individuare facilmente a Sud-Est alla comparsa delle prime luci dell’alba. Marte completa il suo percorso nella costellazione dell’Acquario fino al 25 giugno. Negli ultimi giorni del mese inizia ad attraversare i Pesci.

giove-2-2Giove | Dopo che Venere ha lasciato i cieli della sera, cresce l’attesa per i pianeti giganti, che presto saranno i protagonisti delle notti estive. Giove anticipa sempre più il proprio sorgere e nella seconda parte del mese lo potremo scorgere basso sull’orizzonte a Sud-Est già prima della mezzanotte. Nel corso della notte lo vedremo culminare a Sud e infine calare a Sud-Ovest al sorgere del Sole. Nel corso del mese Giove si trova ancora nella costellazione del Sagittario.

satiurno-2Saturno | Le condizioni di osservabilità di Saturno sono molto simili a quelle di Giove. I due pianeti giganti formano un coppia che vi accompagnerà per diversi mesi. Saturno sorge appena più tardi di Giove. Rispetto a quest’ultimo è meno luminoso e lo si può riconoscere facilmente alla sua destra nelle ore centrali della notte. Saturno si trova nella costellazione del Capricorno.

Le fasi lunari

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Il cielo di giugno completo

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Contatti

Per informazioni, domande, o solo curiosità, vi invito a contattare il Gruppo Astrofili di Arezzo

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