Lontani ma vicini. La vita in carcere ai tempi del Covid-19
In questo momento di grande difficoltà sociale e sanitaria, come presidente dell’associazione di volontariato Oltre il muro, vorrei condividere con la cittadinanza e le istituzioni come la realtà detentiva della nostra città abbia avuto l’opportunità di mantenere un clima centrato sulle relazioni e su quel senso di umanità che da sempre lo ha contraddistinto.
Vorrei innanzitutto ringraziare le associazioni del territorio quali Caritas, Croce Rossa, Nuovi Orizzonti, il consiglio direttivo soci Coop che da sempre ci aiutano nel reperire beni di prima necessità e che, soprattutto in questo momento in cui i colloqui dei familiari sono sospesi, hanno donato alimenti affinché anche i detenuti potessero festeggiare la santa Pasqua con la consapevolezza di non essere stati dimenticati.
Un pensiero speciale lo vorrei dedicare agli agenti della polizia penitenziaria che da sempre forniscono una collaborazione insostituibile ai volontari segnalando le persone che più hanno bisogno e agevolando le attività settimanali all’interno dell’Istituto. A loro tutta la nostra riconoscenza e vicinanza perché anche in questo particolare frangente hanno dimostrato grandi capacità di comprensione ed empatia.
Concludo allegando gli scritti ed i disegni che i detenuti ci hanno inviato per dimostrare affetto e riconoscenza, ringraziando la direzione della casa circondariale di Arezzo che con grande sensibilità ci ha permesso di mantenere un contatto. Lontani ma vicini grazie ad una buona rete solidale affinché la realtà detentiva non rimanga isolata. Andrà tutto bene.
Francesca Bacci presidente associazione di volontariato Oltre il muro