rotate-mobile
social Via Aurelio Saffi, 33

Lo strano destino del monumento ai Caduti del Risorgimento di Arezzo, da oscurato a "oscurante"

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del giornalista Romano Salvi, che spiega il dettaglio della nuova collocazione di un'importante opera ottocentesca. E il problema che ne consegue

Riceviamo e pubblichiamo un intervento del giornalista Romano Salvi, a proposito della nuova collocazione del monumento ai Caduti del Risorgimento di Arezzo, inaugurato nel 1880. Dovrebbe essere, finalmente, spostato da Piazza del Popolo, dove era "nascosto" dal Palazzo delle Poste. Ma sorge un problema.

L'opera nascosta

Quando 135 anni fa fu costruito il Palazzo delle Poste, a nessuno venne in mente che si stava nascondendo alla vista il monumento ai Caduti del Risorgimento, solo cinque anni prima inaugurato in Piazza del Popolo. Per la verità da allora in tanti hanno pensato di spostarlo per svincolarlo dalla prigione del retro del palazzo e dargli la giusta dignità, senza che però nessuno in tutti questi anni andasse oltre ipotesi concrete.

monumento-caduti-poste-2

La nuova collocazione

Con il restauro, anche questo rinviato da anni, di piazza della Stazione, e il prossimo trasferimento al centro della nuova piazza, il monumento sembra finalmente uscire dal degrado e dal nascondiglio di piazza del Popolo per trovare la visibilità che merita come simbolo dell’Unità d’Italia. Un simbolo che, fatta l’Italia, voleva instaurare un sentimento di patriottismo tra tutti i cittadini di un Paese che unito non era mai stato. Che l’intento di chi ne volle l’inaugurazione nel 1880 sia poi riuscito è tutto da dimostrare. Certo nessuno poteva allora pensare che della nobile intenzione si tenesse così poco conto a cominciare dalla costruzione del palazzo delle Poste che lo tiene tuttora nascosto. Per questo è apprezzabile la decisione di trasferire il monumento, di cui è proprietario il Comune di Arezzo, al centro di Piazza della Stazione visibile a tutti, non solo agli aretini, gran parte dei quali neppure ne conoscono l’esistenza. Decisione, dunque, apprezzabile anche se tuttora è al vaglio della Soprintendenza, appunto ai monumenti.

monumento-caduti-stazione-3

Apprezzabile il trasferimento, molto meno la collocazione in mezzo alla piazza. Manco a volerlo, abituato da 135 anni a stare nascosto, il monumento, come ben si può rilevare dal rendering della nuova piazza esposto sulle quinte dei lavori, dall’alto della stella a cinque punte sembra destinato a nascondere alla prospettiva di via Guido Monaco un altro simbolo, forse meno nobile dell’Unità d’Italia, ma molto utile a chi non vuol perdere il treno: l’orologio che da sempre e, come in tutte le stazioni d’Italia, spicca al centro della loro facciata. Ma, sempre che sia d’accordo la Soprintendenza, per un monumento ai Caduti del Risorgimento, non sarebbe più congrua la collocazione al centro di un’altra piazza? In pieno centro ce n’è una intitolata proprio ai Caduti del Risorgimento. Per onorarli e vedere il monumento basterebbe fare due passi da Corso Italia. Ci guadagnerebbero anche i pendolari: mica tutti hanno un cellulare o un orologio da polso.

Romano Salvi

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lo strano destino del monumento ai Caduti del Risorgimento di Arezzo, da oscurato a "oscurante"

ArezzoNotizie è in caricamento