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Giovedì, 18 Aprile 2024
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US Arezzo di nuovo in alto mare, in tempesta

Nel giro di poche ore siamo passati dalla sostanziale tranquillità allo sconcerto più totale. Abbiamo vissuto due ore di festa al Città di Arezzo e in quelle successive siamo stati ad ascoltare i propositi del neo presidente Matteoni  (che si è...

Nel giro di poche ore siamo passati dalla sostanziale tranquillità allo sconcerto più totale. Abbiamo vissuto due ore di festa al Città di Arezzo e in quelle successive siamo stati ad ascoltare i propositi del neo presidente Matteoni (che si è intrattenuto in città presso gli studi di Arezzo TV prima e di Teletruria poi) per il roseo futuro dell'Arezzo.

In conferenza stampa post partita di Arezzo - Carrarese il presidente se l'è presa di butto con chi in settimana si era chiesto se gli stipendi sarebbero stati pagati alla scadenza prevista e ha poi ribadito le stesse accuse anche negli studi televisivi. Ebbene, gli stipendi a oggi non sono stati pagati, il tempo è scaduto e l'Arezzo, ammesso che vengano saldati nelle prossime ore, dovrà fare i conti con una ulteriore penalizzazione (quattro punti sono già sicuri), non si sa di quanti punti.

Non solo, ma la squadra di fronte al mancato pagamento degli stipendi del trimestre luglio-settembre (obbligatorio entro il 16 dicembre) ieri mattina non si è allenata e oggi avrà un incontro con Franco Zavaglia, direttore generale della società amaranto.

Non basta, perché abbiamo appreso che i soci che detenevano quote dell'US Arezzo da una quindicina di giorni, tra venerdì e sabato "si sono sfilati" e Matteoni, che di quote non ne detiene personalmente (anche se riveste il ruolo di presidente), è rimasto solo a far fronte a una situazione a dir poco difficile dal punto di vista economico finanziario.

l'US Arezzo è passata dalla festa al dramma sportivo, quindi, nel giro di meno di due giorni.

Le sensazioni a questo punto sono pessime, anche se il presidente continua a rassicurare e a dire che "passeremo tutti un sereno Natale".

Se va bene, ma bene davvero, l'Arezzo dovrà fare i conti con sei-otto punti di penalizzazione in un campionato nato male e cresciuto peggio; se viceversa andrà male scomparirà all'orizzonte anche Matteoni e la società andrà a carte quarantotto.

Una situazione grottesca, se solo si pensa che domenica sera Matteoni dichiarava di voler arrivare a vincere con l'Arezzo contro la Roma (squadra per cui tifa) in serie A.

In mezzo ai due possibili scenari ci sta anche che i calciatori pensino alla messa in mora della società (accanto ad altri creditori) e che i migliori di loro cerchino nuove sistemazioni altrove già al prossimo mercato di gennaio.

Sinceramente a questo punto fatichiamo a credere che il Natale degli sportivi che seguono l'Arezzo possa essere sportivamente sereno.

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