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Redazione

Un'emozione incredibile

L'Arezzo si è salvato senza passare dagli spareggi ed è giusto così. Una squadra forte, un gruppo coeso e un Mister unico hanno prodotto 52 punti sul campo nonostante tutto, ma proprio tutto. Le prime 5 allucinanti partite con Bellucci in...

L'Arezzo si è salvato senza passare dagli spareggi ed è giusto così. Una squadra forte, un gruppo coeso e un Mister unico hanno prodotto 52 punti sul campo nonostante tutto, ma proprio tutto.

Le prime 5 allucinanti partite con Bellucci in panchina, la ripartenza della squadra con l'incognita dell'esordiente Pavanel alla guida e nonostante che il presidente Ferretti collezionasse mancati pagamenti e conseguenti penalizzazioni. L'arrivo di proprietari di facciata, buoni solo ad affossare tutto e a portare le penalizzazioni fino a un totale record di 15 punti. Il fallimento cercato e ostacolato da chi aveva timore di finire indagato per la gestione dell'Arezzo; l'amministrazione provvisoria concessa grazie a una colletta insperata e a Giorgio La Cava, il nuovo presidente dell'Arezzo, che è stato decisivo per la concessione dell'amministrazione provvisoria, ma anche dopo, quando con Orgoglio Amaranto (impagabile l'associazione dei tifosi) e Anselmi al fianco ha guidato l'operazione Società Sportiva Arezzo, da oggi nuova proprietaria a tutti gli effetti di tutto l'amaranto calcistico, compreso il titolo sportivo dell'Arezzo, quello della serie C che pareva sfuggire solo due mesi fa.

Ora si può pensare al futuro senza dover attendere i Play Out. E' una cosa grande date le premesse, e si traduce in più tempo per lavorare a programmare il domani.

Chi era a Carrara (ma anche chi seguiva la partita in streaming su Eleven Sport), ha vissuto emozioni forti per una salvezza in bilico fin quasi alla fine e un gol liberatorio confezionato da un Moscardelli che ha consumato le ultimissime energie credendo in una palla apparentemente persa, ma anche a Cellini, l'acquisto estivo con tanto di infortunio grave da smaltire che proprio nel finale di campionato ha piazzato due centri determinanti.

Ma tutta la squadra, che era stanca ormai da tempo dopo un assurdo tour de force, ha saputo soffrire contro un'avversaria più fresca e giovane (grandissimo il salvataggio di Muscat a porta vuota...) che però non poteva contare su gente come quella con la maglia amaranto, che ha creduto di potercela fare fino all'ultimo. Pavanel ha finito la partita con tre punte e senza il mediano migliore (De Feudis) per cercare la vittoria di chi non ha niente da perdere e sente l'odore degli spareggi arrivare da dietro.

Quando il Siena è passato in vantaggio contro il Prato tutti gli aretini allo stadio dei Marmi hanno pensato che potesse essere il momento buono per approfittarne e raggiungere la salvezza sicura segnando un gol in una partita pur sofferta. E sono bastati otto minuti per sbloccarla e andare verso una vittoria salvezza inattesa alla vigilia. A proposito: onore al Siena, che contro il Prato ha vinto nonostante che non avesse proprio nulla da chiedere alla stagione regolare che lo vedeva al terzo posto in qualsiasi caso.

Questa è una salvezza che vale come un campionato vinto e così va festeggiata. Le feste dei tifosi agli autogrill e quella allo Stadio non sono che l'aperitivo. Ora c'è da organizzarne una del popolo amaranto in città. Poi, dal fine settimana, la nuova società di La Cava e soci potrà cominciare a programmare il futuro, con calma e raziocinio.

A Carrara io c'ero.

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