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L'Opinione di Brunacci

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A cura di Gianni Brunacci

In Toscana sono aumentati i poveri e i Mercatini vari non li faranno diminuire

Mentre si attende "la sconfitta della povertà" da parte dell'attuale governo e si ricorda come la ripresa fosse dichiarata "in atto" con quelli precedenti, uno studio dell'IRPET (Istituto Regionale di Programmazione Economica Toscana) per conto...

Mentre si attende "la sconfitta della povertà" da parte dell'attuale governo e si ricorda come la ripresa fosse dichiarata "in atto" con quelli precedenti, uno studio dell'IRPET (Istituto Regionale di Programmazione Economica Toscana) per conto della regione Toscana ci riporta alla realtà, che è quella di un forte aumento del numero di poveri nella nostra regione.

In particolare a soffrire sono i giovani e i disoccupati in generale. Dalle nostre parti, nell'interno, si registra anche una crisi data dal forte indebitamento di un buon numero di imprenditori che spesso finiscono in mano agli usurai.

La regione Toscana cerca di correre ai ripari con iniziative di sostegno, ed è certamente un passo importante, ma quel che serve di più è il lavoro; quello che la Costituzione mette al primo posto per la dignità delle persone.

Ora ad Arezzo arrivano i mercatini, prima quello internazionale e poi quelli natalizi; sui giornali si parla e si parlerà di posti di lavoro a iosa, ma si tratterà di un brevissimo super impegno. Per lo più saranno ragazze cui verrà richiesto un tour de force concentrato in pochi giorni, cosa che non cambierà la loro condizione generale per il resto dell'anno.

L'amara verità è che la ripresa economica riguarda solo pochi privilegiati e che la forbice tra ricchi e poveri si allarga ancora, il che è indice chiaro del coma in cui versa la nostra società, prima che le singole persone.

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