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Redazione

Prendiamone atto: le attività culturali ad Arezzo non sono una priorità...

Qualcuno ha notizia del promesso bando per la selezione di un direttore artistico per il Teatro Petrarca? Qualcun altro sa di attività culturali (senza la presenza di porchette) programmate per i prossimi mesi? Si era parlato di grandi mostre...

Qualcuno ha notizia del promesso bando per la selezione di un direttore artistico per il Teatro Petrarca? Qualcun altro sa di attività culturali (senza la presenza di porchette) programmate per i prossimi mesi?

Si era parlato di grandi mostre primaverili (ad Arezzo quella di Morandi) in occasione del cinquecentenario della morte (data incerta) di Piero della Francesca, ma non se ne sa più nulla, né dal promotore Vittorio Sgarbi, né dall'amministrazione comunale cittadina.

Sgarbi, tra l'altro, ha fortemente criticato l'esposizione di quella che qualcuno ha definito "l'opera prima di Piero" all'apertura della mostra sulla sua pittura che si sta tenendo a Forlì: "Una tavola trista e malconservata presentata come opera prima o incunabulo di un Piero che non è mai esistito. Ingannato l'ottimo collezionista cileno con il conforto di esperti ciechi come Andrea de Marchi, l'opera mortifica il grande artista. Eccola davanti a noi nella sua disarmata povertà: i tratti inespressivi, i volti molli, le mani inerti, il piede equino, la gamba informe; incredibile non meno della scritta del pittore che la ritoccò, il valente Alessandro Rosi, riferendola a Leonardo da Vinci. Sembra uno scherzo che la critica atteggiata finge di non vedere. Né posso credere che Antonio Paolucci, ispiratore della mostra, la consideri autografa."

Ma proprio Sgarbi, che sostiene giustamente che le "vere e principali" opere di Piero possono essere viste ad Arezzo, Monterchi e Sansepolcro e che non è possibile spostarle altrove se non staccandole dalle pareti, non sta dando seguito al progetto di tre mostre di pittori moderni riconducibili a Piero per filosofia o aspetto dei loro dipinti.

La cosa sarebbe anche normale, se non fosse stato il Sindaco Ghinelli (anche assessore alla cultura, sigh!) ad annunciarle in pompa magna.

C'è altro all'orizzonte? Sì, tre o quattro serate con i gladiatori presso l'anfiteatro Romano cittadino ed alcune iniziative da parte di privati.

Ma il ruolo dell'amministrazione comunale, nel settore, non può limitarsi a essere quello di chi osserva...

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