Al termine di ogni partita vincente dell'Italia agli europei di calcio francesi, Emanuele Giaccherini da Talla, piccolo grande calciatore della nazionale di Antonio Conte, posta una foto dal pullman che trasporta la squadra.

Oggi contro la Spagna erano in pochi a crederci veramente alla vittoria, invece i ragazzi in azzurro hanno calcisticamente massacrato le Furie Rosse di Del Bosque.

Il punteggio finale di 2-0 è addirittura troppo modesto per quanto si è visto in campo, come espressione di gioco di un gruppo di calciatori che hanno fornito una grande prestazione di squadra e come singoli, nessuno escluso, Giaccherini è stato uno dei migliori.

E' stato sfortunato per aver sfiorato il gol in ben tre occasioni, ma in una di queste il livornese Chiellini gli è subentrato sbattendo la palla in fondo al sacco. Fino a quel momento, ma anche dopo, la porta spagnola pareva stregata, ma nonostante questo gli azzurri non si sono affatto scoraggiati e sono stati straordinari.

Davvero non si è forse mai vista una partita giocata con tanta intensità, qualità di gioco e determinazione da una nazionale italiana di calcio. Nemmeno le più vincenti hanno mai espresso un calcio così ordinato, complesso e convincente. Davvero grandi, i ragazzi allenati da Conte (ex allenatore dell'Arezzo) e preparati da Costantino Coratti (ex prepartore dell'Arezzo ai gloriosi tempi di Elio Gustinetti allenatore in serie B).

In questo quadro Giaccherini si è inserito talmente bene da essere uno dei soggetti meglio dipinti e più performanti. Ieri, tanto per dirne due, ha corso per tredici chilometri e recuperato una miriade di palloni mandando a buon fine oltre il 90% dei passaggi. Numeri da capogiro.

Stavolta niente pagelle per gli azzurri, sarebbe un'ingiustizia fare differenze tra grandi interpreti di uno spartito quasi perfetto.