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Redazione

L'Arezzo sta cedendo anche sul campo... bisogna agire in fretta

L'Arezzo ha perso a Olbia, contro l'Arzachena, una partita che avrebbe potuto vincere se solo ce l'avesse messa tutta. Non che ne voglia fare una colpa ai giocatori amaranto, ma la loro condizione mentale non può essere quella dei giorni migliori...

L'Arezzo ha perso a Olbia, contro l'Arzachena, una partita che avrebbe potuto vincere se solo ce l'avesse messa tutta. Non che ne voglia fare una colpa ai giocatori amaranto, ma la loro condizione mentale non può essere quella dei giorni migliori. Due errori di concentrazione hanno dato la vittoria all'Arzachena, che ringrazia. Ma se sul campo è emersa ancora una volta anche l'incapacità degli amaranto di trasformare in gol la notevole quantità di occasioni e situazioni favorevoli create, fuori dal campo è ancora tutto nebuloso.

Ad Arezzo Matteoni ha incontrato il Sindaco Ghinelli e alcuni imprenditori aretini, presenti direttamente o per delega. Pare (pare) che le cose vadano nella giusta direzione, nel senso che Matteoni è chiaramente intenzionato a proseguire e ad acquistare le quote dell'Arezzo da Neos Solution, il consorzio che le aveva acquistate da Ferretti e che oggi pare voglia fuggire a gambe levate insieme agli altri soci.

Matteoni c'è, dicevamo, ma ci sarà ancora con i soldi (dopo aver garantito una mensilità ai calciatori) solo quando avrà effettivamente in mano il pacchetto azionario.

Gli sponsor aretini sono disponibili a dagli una mano.

Non sarà facile che questo possa accadere prima del 28 dicembre prossimo, c'è quindi ancora sul tavolo la possibilità che i calciatori scioperino in occasione della partita casalinga contro la Giana Erminio.

Intanto le penalizzazioni aumentano esponenzialmente. A occhio e croce siamo già intorno ai dieci punti, ma se la squadra non scenderà in campo a fine anno aumenteranno ancora, senza considerare quelli di oggi, persi sul campo esclusivamente per difficoltà di concentrazione e un sudore sulle maglie leggermente più scarso delle ultime occasioni.

La situazione è indubbiamente difficile, anche perché alcuni calciatori potrebbero scegliere di andare altrove già a gennaio prossimo, e sarebbe difficile dar loro torto e fermarli.

Occorre quindi che la società, in questo momento assente, si ricostituisca quanto prima e convinca piazza e squadra di essere forte e decisa a programmare un futuro migliore (non ci vuole molto) per l'Arezzo.

I soldi ci sono, i passaggi burocratico/tecnici ostacolano il perfezionamento delle operazioni necessarie.

Bisogna salvare la baracca e portarla in fondo mantenendo la categoria, e intanto si dovrà programmare la prossima stagione.

Se tutti (squadra e Matteoni, principalmente) remeranno nella stessa direzione, la cosa sarà ancora possibile, altrimenti andrà tutto a carte 48 e occorrerà ripartire programmando dalla serie D.

Comunque e sempre Forza Arezzo!

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