L'Arezzo del primo tempo contro l'Olbia pareva di una categoria superiore, tanto gli isolani stavano a guardare. Però a tanta bellezza estetica non ha corrisposto un risultato conseguente e la ripresa era lì a chiedere il conto. Il conto delle tre partite tiratissime della settimana precedente? Mah, è difficile dirlo dopo una settimana regolare nella quale la squadra si è allenata un giorno in meno del solito. E poi i due successi e il pareggio di Livorno dovevano fungere da carica, non certo da inibenti.

E' vero che c'era caldo, ma anche per i piccoli sardi era così... Non si comprende bene un crollo fisico come quello mostrato dall'Arezzo che già alla fine del primo tempo si è allungato e ha smesso di proporre al portatore di palla due o tre soluzioni per il passaggio. Se si pensa che a Livorno i ragazzi di Pavanel hanno retto a pieno ritmo fino al 70'...

Speriamo che il problema non sia stato generato da questioni psicologiche, ombre da un passato più e meno recente che vorremmo cancellate in fretta, anche perché domenica c'è il Monza a Monza e poi la Viterbese ad Arezzo.