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L'Arezzo migliora, ma gli errori continui lo condannano

L'Arezzo visto a Picanza è stato il migliore delle prime 4 giornate di campionato, ma errori clamorosi nella lettura delle situazioni di gioco in fase difensiva, più che tecnici dei singoli, l'hanno condannato alla sconfitta (1-2). Non è infatti...

L'Arezzo visto a Picanza è stato il migliore delle prime 4 giornate di campionato, ma errori clamorosi nella lettura delle situazioni di gioco in fase difensiva, più che tecnici dei singoli, l'hanno condannato alla sconfitta (1-2). Non è infatti accettabile che gli amaranto debbano realizzare tre gol a partita per poter vincere. Occorre una fase difensiva sufficiente, dopo di che la squadra vista a Piacenza, con poche correzioni (Disanto al posto di D'Ursi autore del gol, ma evanescente per gran parte della partita e un De Feudis non ancora in condizioni fisiche ottimali...) se la potrà giocare con qualsiasi avversaria.

Durante la partita Mister Bellucci ha forse commesso il solo errore di far esordire Gerardini troppo tardi. Il ragazzino ha doti importanti e non solo dal punto di vista tecnico, ma anche per grinta e imprevedibilità. Se fosse entrato subito dopo il 2-1 del Piacenza avrebbe forse potuto incidere sull'esito finale dell'incontro.

Ma si tratta di questioni secondarie, rispetto alla insufficiente fase difensiva dell'Arezzo. E' possibile che a questo punto meriti tentare una svolta coraggiosa e giocare con una difesa a tre composta da Muscat, Rinaldi e Ferrario, e un centrocampo a 5 dove Sabatino e Luciani possono fungere da esterni; due punte davanti completerebbero la rivoluzione. Ma di certo non è facile decidere un cambiamento così importante nel giro di una settimana, dopo due mesi di 4-3-3 (o 4-3-1-2, che non è molto diverso). E comunque è l'allenatore a conoscere meglio gli equilibri e i singoli calciatori, ed è lui che deve decidere per (possibilmente) rimediare al problema.

Al momento la scommessa fallita non è tanto quella di Grossi trequartista, quanto quella in apparenza facile dei quattro dietro, nessuno dei quali a oggi può dirsi esente da errori inguardabili.

Per usare un eufemismo il Piacenza è apparso avversario davvero non irresistibile e probabilmente il meno agguerrito tra quelli affrontati fino a oggi dall'Arezzo. La partita, per valore delle due compagini, era chiaramente alla portata degli uomini di Bellucci.

Così non può andar bene, e non mi riferisco solo e tanto ai risultati, quanto proprio alla quantità industriale di gol subiti dagli amaranto.

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