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L'Arezzo ha grandi obiettivi, ma...

Grande festa di popolo venerdì scorso in piazza Sant'Agostino e questo perché chi l'ha organizzata l'ha fatto bene, ma anche perché la squadra assemblata da Gemmi (DS) e Sottili è di quelle che in categoria possono ambire alle prime posizioni. Di...

Grande festa di popolo venerdì scorso in piazza Sant'Agostino e questo perché chi l'ha organizzata l'ha fatto bene, ma anche perché la squadra assemblata da Gemmi (DS) e Sottili è di quelle che in categoria possono ambire alle prime posizioni. Di fronte a proclami o chiari riferimenti alla serie B, l'impressione è però quella che si stia correndo un po' troppo.

Come si sa non è mai facile vincere (o quasi) un campionato, qualsiasi esso sia, e non è nemmeno detto che a primeggiare alla fine siano le squadre composte dai migliori singoli elementi.

E poi bisogna prendere atto del fatto che l'Arezzo conta su un undici "titolare" davvero di primo livello, ma anche su di una rosa che presenta alcuni punti interrogativi tra le alternative; incognite in buona parte dovute alla giovane età e alla conseguente scarsa esperienza di certi elementi; ma anche, al contrario, ai dubbi legati ai tanti anni di servizio di altri calciatori.

Erpen, per fare un esempio, è elemento cui ad Arezzo siamo tutti molto legati, ma ben difficilmente potremo vederlo in campo per un'intera partita. Non succedeva spesso nemmmeno a Carrara, lo scorso anno, e ora è trascorsa un'altra primavera...

Come dicevo non tutte le alternative sono così "mature" da garantire il rendimento dei titolari e non c'è niente di male a segnalare, per esempio, che il secondo portiere non ha esperienza in categoria e che se dovesse giocare una serie di partite consecutive non si sa quanta sicurezza potrebbe garantire al reparto arretrato. E a proposito di reparto arretrato, va segnalato che in una conformazione che definirò alternativa a quella titolare, ha più volte peccato di gravi ingenuità contro il Castelvetro (il Castelvetro, non la Juventus...).

Insomma: l'Arezzo che è stata costruita è certamente una bella squadra, ma ha le sue debolezze e sarebbe sbagliato pensare che sarà facile giocarsela alla pari con le migliori formazioni del campionato (Cremonese, Livorno...). E' stato costruito un gruppo coeso agli ordini di un allenatore di qualità garantita in categoria, ma di strada c'è da farne ancora parecchia prima di parlare di serie B...

Intanto il Como sarà un buon banco di prova nell'esordio di domenica prossima (ore 16,30 al Città di Arezzo) e gli amaranto avranno bisogno di tutto il sostegno possibile da parte del proprio pubblico.

Il pubblico, come ad Arezzo sappiamo bene, può essere davvero un uomo in più, a patto che sappia sostenere la squadra anche nei momenti di difficoltà, invece di cominciare a brontolare al primo errore...

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