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L'Arezzo e le munizioni in panchina

L'Arezzo gioca per la prima volta di domenica alle 14,30, un orario che un tempo era quello più classico, ma che da qualche anno è sempre più raro sui campi di calcio. L'avversaria, la Pro Piacenza, è una squadra di medio valore in grado di dare...

L'Arezzo gioca per la prima volta di domenica alle 14,30, un orario che un tempo era quello più classico, ma che da qualche anno è sempre più raro sui campi di calcio. L'avversaria, la Pro Piacenza, è una squadra di medio valore in grado di dare qualche grattacapo, ma contro cui gli uomini di Sottili hanno l'obbligo di vincere, se vogliono coltivare mire di alta classifica.

Stavolta non parlerò di moduli di partenza, quanto del fatto che l'allenatore degli amaranto considera, a ragione, importantissima la possibilità di inserire giocatori di valore assoluto (per la categoria) anche a partita in corso. L'Arezzo ne dispone.

Un buon eclettismo della rosa, infatti, permette al tecnico di cambiare atteggiamento tattico sia in funzione dell'avversario di turno, sia a partita in corso. Fino a oggi, va detto, l'atteggiamento mentale e tattico dell'Arezzo non ha sempre convinto e qualche cambio di modulo in corsa ha un po' disorientato i calciatori in campo. Ma tutto cresce, tutto può essere perfezionato.

A Lucca, durante l'ultima trasferta, si è visto che un primo tempo a ritmo non eccessivo, ma giocato correttamente e prudentemente, può essere la base sulla quale poggiare una ripresa scintillante per via di un cambio di modulo, di atteggiamento e dell'inserimento di pedine fresche di qualità.

Solo che in quell'occasione, come si è verificato spesso in questo inizio di campionato, due gravi errori difensivi e un po' di sfortuna hanno consegnato alle statistiche un primo tempo dal risultato negativo. Di quel pareggio esterno finale (2-2) rimane però la consapevolezza che se gli amaranto riuscissero finalmente a non prendere gol, almeno nella prima metà della partita, sarebbero in grado di travolgere, durante la seconda, un buon numero di avversarie (in realtà la sola Alessandria appare difficilmente domabile).

Vedremo cosa accadrà con la Pro Piacenza, contro la quale l'unico vero problema per gli amaranto pare poter essere quello di un approccio sbagliato, esperienza già fatta più volte e che sarà meglio non ripetere.

Forza Arezzo

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