Non è possibile che una squadra di calcio professionistica con lo stadio in erba naturale, sia costretta ad allenarsi (ma non sempre) su di un terreno con erba sintetica. L'alternarsi degli allenamenti su fondi diversi è infatti alla base degli acciacchi dei calciatori amaranto di questi giorni.

Sia Yamga che Grossi, Moscardelli e Sirri sono infatti vittime di guai tendinei o muscolari riconducibili con ogni probabilità alle diverse sollecitazioni figlie dei terreni di allenamento differenti.

E' davvero ridicolo che non si sia ancora riusciti a trovare una soluzione stabile al problema e va segnalato che, oltre all'incapacità del comune di rispettare gli impegni presi in proposito, c'è anche quella della società, che avrebbe fatto probabilmente bene a spendere ventimila euro (o qualcosa di più) per avere a disposizione i campini di fronte allo stadio. A conti fatti avrebbe forse risparmiato ed evitato situazioni come questa.

Da lunedì 12 dicembre i ragazzi di Sottili cominceranno ad allenarsi nel secondo campo dell'Olmo Ponte, a poche centinaia di metri dallo stadio Città di Arezzo, ma lo potranno fare solo per due giorni alla settimana.

Intanto domenica sera arriva la Lupa Roma, reduce dalla vittoria casalinga contro la Cremonese seconda in classifica. Nessuna partita è da prenderee sotto gamba e la disgraziata esperienza di Pontedera è lì a ricordarcelo.