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L'Opinione di Brunacci

L'Opinione di Brunacci

A cura di Gianni Brunacci

La montagna PD aretino ha partorito di nuovo un topolino...

E così le elezioni amministrative conclusesi con una sconfitta clamorosa, non tanto nei numeri quanto per il fatto stesso di essersi verificata, hanno prodotto soltanto divisione nel PD cittadino. L'ala renziana del partito di maggioranza relativa...

E così le elezioni amministrative conclusesi con una sconfitta clamorosa, non tanto nei numeri quanto per il fatto stesso di essersi verificata, hanno prodotto soltanto divisione nel PD cittadino. L'ala renziana del partito di maggioranza relativa, così chiaramente vincente alle primarie interne quando Renzi aveva il vento in poppa, dopo la sconfitta più bruciante mantiene la segreteria che già deteneva. Anzi, per essere precisi la rafforza; non nei numeri, che in fondo per un'elezione comunale sono risicati e attestano le divisioni che nel PD sono ormai diventate una specie di lotta continua (senza alcun riferimento alla formazione politica estremista di qualche decennio fa), ma considerando la figura del neoeletto Alessandro Caneschi. Si tratta infatti del colonnello dei renziani cittadini, quello che nelle gerarchie viene subito dopo Marco Donati e Matteo Bracciali. Lo stesso che ha guidato le truppe di fedelissimi durante la campagna elettorale conclusasi a metà giugno scorso.

Per il PD si tratta, va detto, di una scelta non scelta, cosa che accade spesso nelle stanze di Piazza Sant'Agostino. Ancora una volta le anime in lotta non si sono accordate e sono andate alla conta anche per individuare un segretario comunale che, con tutto il rispetto, mica è il Presidente della Repubblica...

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