Recenti casi di cronaca hanno riportato l'attenzione sulle droghe e l'uso che se ne fa. Lo sballo ha successo in particolare tra i giovani i quali, come si sa, spesso non si tirano indietro nemmeno quando c'è da bere troppo.

E' comprensibile che di fronte agli esempi delle generazioni precedenti, che sono innegabilmente alle prese con un oceano di problemi apparentemente irrisolvibili (si pensi alla mancanza di lavoro, a Roma, alla Sicilia, alla Grecia, all'Italia stessa; ma anche all'Europa indefinita e indefinibile, alla borsa di Pechino che perde quota come un aereo in panne, mentre è di proprietà cinese un terzo del mondo occidentale e non) qualche giovane possa scoraggiarsi e vagare nelle notti cercando di non pensare al proprio domani.

Eppure c'è bisogno delle nuove generazioni, della loro spinta e perfino della loro protesta; perché questo è un mondo senza testa, senza una direzione, e ha bisogno di essere scosso per sperare di avere un futuro, possibilmente migliore.

Lasciate perdere le droghe e l'alcool, cari ragazzi, e tiratevi su le maniche. Il foglio non è certo bianco, ma sporco, c'è quindi da ripulirlo prima di scriverci sopra qualcosa di nuovo.

Il vostro studio, le conoscenze che acquisite frequentando una scuola che nonostante i problemi sforna ancora buone persone, devono necessariamente coniugarsi alla voglia di partecipare alla costruzione di un mondo migliore. Non credete a chi vi racconta che il '68 non è servito a niente; in realtà quella grande energia ha portato ad acquisire diritti e consapevolezze importanti nei decenni successivi; solo che la spinta di allora è esaurita da tempo e siamo in regressione, incapaci di rilanciare.

C'è bisogno di una nuova "rivoluzione"; una spinta dal basso verso l'alto che ha poco a che vedere con la fisica e molto con una visione nuova del mondo. Contiamo su di voi; altro che alcolici e droghe per dimenticare... meglio pane e pomodoro, che aiutano le menti a lavorare lucidamente.