rotate-mobile
L'Opinione di Brunacci

L'Opinione di Brunacci

A cura di Gianni Brunacci

In giro per il Mercatino Internazionale

E' difficile visitarlo tutto, tanti sono i banchi di questo mercatino. Ma con impegno ho voluto farlo per avere un'idea attendibile sui prodotti in vendita. Detto che il signore trentino (finto tirolese con cappellino annesso) che vende speck è...

E' difficile visitarlo tutto, tanti sono i banchi di questo mercatino. Ma con impegno ho voluto farlo per avere un'idea attendibile sui prodotti in vendita. Detto che il signore trentino (finto tirolese con cappellino annesso) che vende speck è tornato più in carne di prima (era dimagrito, per qualche tempo), vado ad elencare una serie di attrattive più o meno tradizionali presenti al Mercatino Internazionale ad Arezzo.

C'è lo speck vero, certo, ma anche le carni della griglieria spagnola, di certo da preferire all'Argentina, e certe confezioni sottovuoto (roba nord europea) da grigliare a casa non sono affatto male. I soliti dolcetti belgi al cocco hanno sempre un gran successo, ma stavolta a far loro concorrenza non ci sono soltanto quelli siciliani (troppo colorati...), ma anche le sfogliatelle napoletane cotte al momento, davvero da gustare. Chi ha voglia di cose italiane si porti al ristorante La Vigna, dove troverà per strada dei porcini freschi fritti al momento. E' un mercato dove i prodotti di strada nostrali sono presenti, ma va detto che ha poco senso andarci per consumare le stesse cose che si trovano al mercato del sabato in viale Giotto.

Il vero Brie francese in forme da mezzo chilo (a 10 euro) è veramente buono e morbidissimo. Buoni (per chi apprezza) sono anche i krapfen alla marmellata di albicocca e le fette di Sacker; curiosi e opulenti i dolci americani. e che dire dei wurstel calabresi che di certo sono migliori degli austriaci? C'è un vero mondo tra quei banchi infiniti, e chi parla di prodotti di scarsa qualità non sa vedere, cercare, assaggiare. Per esempio ci sono delle marmellate e confetture inglesi che per chi apprezza il genere sono irresistibili e introvabili da noi. A questo proposito mi spingo a dire che la marmellata vintage di arance è quasi insuperabile, anche dalle ottime francesi.

Si tratta di non limitarsi a ciò che si conosce già e sperimentare; con un po' di fortuna ci si può divertire, almeno se si ha il portafogli pieno e non ci fa paura svuotarlo. Il pesto genovese buono si accompagna ai testaroli come la crema ai bomboloni...

Il fatto che l'economia locale ne tragga poco vantaggio e gli alti costi della mercanzia in vendita sono i due chiari punti deboli di questo mercato, ma siamo in un vero luna park del gusto dove ho visto un grasso signore americano alto due metri farsi preparare un vassoio di wurstel, patate e crauti che Poldo non avrebbe mai potuto mangiare.

NB: segnalo che lo spiedino da mezzo metro, pubblicizzato nel cartello in foto come "spiedo al carne", è lungo meno di trenta centimetri (Come si può notare da un'altra immagine) e che la birra non sarà tutta buona, ma per gli amanti di quelle belghe artigianli e della Guinnes alla spina (e nelle sue varie forme imbottigliate) c'è davvero da divertirsi. Da evitare come la peste la Paella spagnola, che per chi conosce l'originale è davvero insopportabile, ma anche la focaccia genovese, che sarà anche buona, ma viene venduta a 33 euro al chilo...

Si parla di

In giro per il Mercatino Internazionale

ArezzoNotizie è in caricamento