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Martedì, 16 Aprile 2024
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Concluso il campionato dell'Arezzo - ora ci possiamo dire tutto

In estate l'Arezzo è partito per arrivare tra le prime cinque, pensando di essere in realtà la quarta forza del campionato. Più o meno lo è stata, anche se più volte ha dato la sensazione di poter fare di più. La società ha fatto uno sforzo al...

In estate l'Arezzo è partito per arrivare tra le prime cinque, pensando di essere in realtà la quarta forza del campionato. Più o meno lo è stata, anche se più volte ha dato la sensazione di poter fare di più.

La società ha fatto uno sforzo al mercato di gennaio per poter puntare al secondo posto (con qualche speranziella nel primo, sopratutto per via dei rovesci di Alessandria e Cremonese). Il Livorno è stato frenato (molto) dagli infortuni gravissimi subiti dai suoi uomini migliori, ma l'Arezzo non è riuscito nemmeno a finire la stagione regolare al terzo posto (e neanche come miglior quarta, visto che ha perso le ultime due in casa contro Prato e Olbia).

Quindi la stagione appena conclusasi con la terza sconfitta casalinga di seguito, stavolta contro la Lucchese ai Play Off, non è stata un gran successo e dispiace dirlo, la guida tecnica degli amaranto non è riuscita a dare quel valore aggiunto che poteva portare l'Arezzo oltre il primo turno degli spareggi promozione.

Durante l'ultima partita della stagione abbiamo avuto la conferma che i ragazzi di Sottili non hanno saputo reagire nella maniera giusta alle difficoltà incontrate. Vai in vantaggio e ti basta un pari per passare il turno; finisci il primo tempo sull'uno a zero contro un'avversaria poco determinata e rientri in campo nel secondo tempo con la stessa insicurezza che ti ha caratterizzato tutto l'anno. Becchi uno, due gol, e non riesci più a raddrizzare la partita. Non per mancanza di doti tecniche, bensì per l'ansia invincibile che attanaglia l'intera brigata, a cominciare dalla panchina.

Quello che più brucia non è tanto il risultato finale, che rientra tra quelli preventivabili alla vigilia) quanto il modo in cui l'Arezzo ha subito le sconfitte nell'arco del campionato e giocato negli ultimi mesi, Play Off compresi. Abbiamo tutti ben chiaro che le possibilità dei ragazzi di Sottili erano superiori a quanto effettivamente prodotto.

Per la prossima stagione bisognerà ricostruire un gruppo intorno a Moscardelli, liberarsi di Arcidiacono, che non ha nessuna colpa per essere stato molto sopravvalutato, e dotarsi di una guida tecnica capace di valutare e risolvere le problematiche psicologiche del gruppo e dei singoli (se possa essere quella di Sottili lo deve decidera la società).

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