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Centro storico di Arezzo - Il numero degli abitanti è stabile, ma...

L'allarme svuotamento del centro storico di Arezzo viene lanciato ogni fine anno da alcuni media a commento degli ultimi trecentosessantacinque giorni. A parte il fatto che lo stesso allarme riguarda ogni centro storico equivalente al nostro (da...

L'allarme svuotamento del centro storico di Arezzo viene lanciato ogni fine anno da alcuni media a commento degli ultimi trecentosessantacinque giorni. A parte il fatto che lo stesso allarme riguarda ogni centro storico equivalente al nostro (da Siena a Bergamo), c'è però un dato che contraddice parzialmente l'esistenza del problema. Nel centro storico di Arezzo vivono oggi lo stesso numero di abitanti di venticinque anni fa circa.

Questo non significa certo che non si debba operare per far crescere il numero di residenti, ma un allarme vero e proprio non c'è ed è bene dirlo.

Semplicemente il centro storico di Arezzo non è comodo, ma anche per questo è bello, affascinante. I vecchi palazzi a tre o quattro piani (anche cinque) non aiutano certo gli anziani o le coppie con figli piccoli ad abitarvi, e solo in pochi casi si sono potuti o si possono installare ascensori a norma.

Le strade strette e spesso in salita, limitano la vivibilità della zona. C'è poi la lontananza dai parcheggi capienti a contribuire in negativo.

Ma è difficile pensare di cambiare le cose con chissà quali interventi. Mentre si punta sempre di più sul turismo non si può certo aumentare il traffico automobilistico in centro e l'idea di realizzare nuove scale mobili non appare veramente praticabile (tra l'altro quelle esterne esistenti sono spesso guaste e Arezzo ha un centro ampio che non comprende locali coperti dove poterle installare (cosa che invece ha Perugia, un esempio che si fa spesso, ma che non calza).

Nella città alta si può abitare per vivere l'atmosfera di antico che vi si respira e per la bellezza dei luoghi; perché se si esce di casa a piedi si possono ammirare scorci impagabili e incontrare persone con le quali parlare, anziché chattare su internet. E poi abitare nel centro storico è in parte come stare in campagna: si gode di un ambiente per lo più tranquillo e fuori dalla pazza folla.

Qualche scomodità occorre sopportarla, ma forse ne vale la pena. Certo è che le amministrazioni pubbliche sono le prime, nell'ultimo decennio, ad aver fatto scelte contrarie al ripopolamento di certe zone.

Lo svuotamento del centro avvenuto con il trasferimento in pianura del Tribunale, della sede della Provincia, di moltissimi uffici comunali ecc. non va certo nella direzione di mantenere quotidianamente viva la parte alta della città, che si anima da Pasqua a ottobre, e poi anche a Natale, soltanto per l'arrivo di un numero di turisti sempre maggiore.

Forse si tratta solo del cambiamento imposto dalle nostre vite sempre più frenetiche in cerca di comodità. perdiamo molto non vivendo il centro storico a dovere, ma l'acqua in salita non si manda, se non con le pompe idrauliche.

Di certo alcune cose l'amministrazione comunale può farle, cioè migliorare la pulizia delle strade e cambiare gli orari della raccolta dei rifiuti; manutenere come si deve le pavimentazioni stradali, spesso dissestate; facilitare l'apertura di botteghe entro le mura. Piccole cose, forse, ma importanti per la vita di tutti i giorni e l'immagine della città.

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