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Arezzo - Il turismo vive anche di particolari

Per troppe ore al giorno la spazzatura del centro storico di Arezzo rimane sulle strade. Sopratutto durante la stagione turistica questo fatto è davvero un problema. Passeggiare in Corso Italia (e non solo) tra le 10,00 e le 11,00 del mattino vuol...

Per troppe ore al giorno la spazzatura del centro storico di Arezzo rimane sulle strade. Sopratutto durante la stagione turistica questo fatto è davvero un problema. Passeggiare in Corso Italia (e non solo) tra le 10,00 e le 11,00 del mattino vuol dire vedere un deposito di rifiuti di varia natura in bella mostra. Questo non può essere, e non può essere che alle 10,30 chi sta facendo colazione seduto ai tavolini esterni di un qualche locale del centro debba essere investito dal rumore e dai gas di scarico dei camion che raccolgono la spazzatura e si fermano ogni dieci metri. Queste operazioni dovrebbero essere fatte certamente prima, addirittura prima delle 9,00, e possibilmente con mezzi non inquinanti (ma questa è fantascienza). Molta spazzatura è lì dalla notte, dopo la chiusura dei locali dove si consuma cibo...

Va poi detto che ad Arezzo non c'è un bagno pubblico decente fuori dai locali privati. Bisognerebbe porre rimedio a questo fatto e investire trentamila euro l'anno per la custodia e il mantenimento in funzione. Un euro di ingresso potrebbe essere la cifra giusta da chiedere ai turisti.

Un altro aspetto che colpisce i turisti e al quale bisognerebbe porre rimedio, è quello delle reti di protezione poste intorno al campanile della Pieve di Santa Maria. Attualmente fanno davvero schifo (vedi foto). Le possibilità sono due: consolidare le pietre e togliere le reti, oppure sostituirle con un lavoro esteticamente migliore, che non sembri l'opera improvvisata di un cittadino disordinato.

Piccole cose? Cominciamo da quelle.

L'amministrazione comunale si faccia viva dalla parti di 6Toscana (ammesso che abbia una testa operante) e della Diocesi, se necessario.

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