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Arezzo e l'invasione della mediocrità

H&M, Decathlon, Disegual, Stradivarius e altri. Le grandi catene di abbigliamento stanno invadendo Arezzo come altri centri italiani. Ma l'invasione fa più spesso rima con mediocrità che con qualità. In questi giorni un'anziana signora è tornata...

H&M, Decathlon, Disegual, Stradivarius e altri. Le grandi catene di abbigliamento stanno invadendo Arezzo come altri centri italiani. Ma l'invasione fa più spesso rima con mediocrità che con qualità. In questi giorni un'anziana signora è tornata ad Arezzo dopo decenni e ha chiesto se esistevano sempre i negozi storici del centro cittadino. In realtà di quelli che ha elencato è rimasto solo Maior, in corso Italia. La discesa delle capacità di spesa dei cittadini va di pari passo con i nuovi arrivi. Vestiario di scarsa qualità, per materiali e realizzazione, viene venduto a prezzi apparentemente concorrenziali, in realtà perfettamente in linea con il livello del prodotto proposto.

L'ultimo arrivo è quello di Stradivarius, campione nel genere.

Un tempo in ambito di abbigliamento si diceva che "chi più spende meno spende", intendendo che un capo o un paio di scarpe poteva durare a lungo basandosi sulla qualità del prodotto e non mancano esempi di abiti durati molti anni. Ma ormai non interessa più la durata nel tempo, quanto seguire le mode del momento e consumare rapidamente. Cosa c'è di meglio di qualcosa che costa poco e se ne va in fretta?

Un po' triste il fenomeno, e la crisi infinita lo aiuta.

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