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Vasai replica a M5S: "Su Valli Zabban si tratta di decisione tecnica"

Il Presidente della Provincia Roberto Vasai replica con decisione alle affermazioni del consigliere comunale di Arezzo Paolo Lepri, del Movimento 5 Stelle. “Al contrario di quanto afferma Lepri, l'Autorizzazione Unica Ambientale per la Valli...

Il Presidente della Provincia Roberto Vasai replica con decisione alle affermazioni del consigliere comunale di Arezzo Paolo Lepri, del Movimento 5 Stelle.

“Al contrario di quanto afferma Lepri, l'Autorizzazione Unica Ambientale per la Valli Zabban rilasciata nel maggio scorso è un atto tecnico e non politico, così come era un atto tecnico quello che a novembre 2014 dava all'azienda una serie di prescrizioni da rispettare, pena la cessazione dell'attività. E' giusto quindi che sul punto replichi il dirigente che ha firmato il provvedimento, ma rivendico comunque che questo atto, così come tutti quelli dell'Amministrazione provinciale sotto la mia guida, è ispirato dai principi di tutela della salute del cittadino, rispetto delle normative ed anche salvaguardia delle attività produttive e dei posti di lavoro, sulla quale 15 persone non mi sembrano un elemento così trascurabile come affermato dall'esponente pentastellato”, conclude Vasai.

Numerose le precisazioni del dirigente della Provincia Patrizio Lucci che ha firmato l'Autorizzazione Unica Ambientale della Valli Zabban: “Per rimarcare la valenza tecnica dell'atto basta prendere visione dei verbali delle sedute della Conferenza di Servizi, che riportano puntualmente le valutazioni concordemente operate dai rappresentanti delle Amministrazioni pubbliche a vario titolo interessate (Provincia, ARPAT, Comune, Azienda USL n. 8), le motivazioni delle decisioni assunte e delle prescrizioni stabilite, la conformità delle stesse alle vigenti norme di legge. In particolare, nell’acconsentire alla richiesta formulata dall’imprenditore di aumentare i limiti di emissione per il parametro del monossido di carbonio, la Conferenza ha dato corretta applicazione alla normativa vigente, vista anche la non criticità del parametro del Monossido di Carbonio per la qualità dell'aria di Arezzo. Su questo, infatti bisogna sottolineare la incomparabile differenza di pericolosità di emissioni di monossido di carbonio in ambienti chiusi, e privi di ricambio di aria, dalla quale nasce l’esigenza di controllare la sicurezza degli impianti termici per la climatizzazione posti negli ambienti domestici e di vita, rispetto ad impianti di tipo industriale e che comportano emissioni dirette nell’aria. Non deve sfuggire, poi, che le prescrizioni imposte, ed attuate da Valli Zabban, sono state stabilite con il preciso intento di andare anche a ridurre e prevenire impatti di carattere odorigeno riconducibili alle diverse fasi di lavorazione che si svolgono nell’impianto. Il complesso delle prescrizioni per l'azienda, che si è vista mettere limiti alle emissioni di numerosi parametri prima non considerati, è indubbiamente più cautelativo per l'ambiente e la popolazione della situazione precedente. E’ certo, invece, che sulla Valli Zabban restino alcune questioni aperte, che sono quelle connesse al rispetto, in corso di esercizio, delle prescrizioni stabilite in sede di Autorizzazione e quelle sulla valutazione della reale efficacia delle prescrizioni stabilite in sede tecnica. Vi sarebbe infine, e questo è un dato che invece spetta alla politica urbanistica che è nei poteri delle Amministrazioni Comunali, la possibilità, reale e concreta, di intraprendere un percorso per una nuova e diversa localizzazione dell’attività produttiva. Ricordo che tutti gli atti ai quali ho fatto riferimento sono pubblici e che l’accesso agli stessi è libero e possibile, secondo le norme vigenti, presso il competente Ufficio della Provincia”, conclude il dirigente Provinciale Patrizio Lucci.

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