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Tonnellate di rifiuti da smaltire ad Arezzo, l'allarme: "Toscana del Sud non sia la pattumiera regionale"

"I rapporti tra Sei Toscana e Ato Toscana sud si sono aggravati per effetto della nomina del nuovo amministratore delegato della società che gestisce il ciclo dei rifiuti". Le parole sono quelle usate dal presidente di Ato Toscana Sud, e...

"I rapporti tra Sei Toscana e Ato Toscana sud si sono aggravati per effetto della nomina del nuovo amministratore delegato della società che gestisce il ciclo dei rifiuti".

Le parole sono quelle usate dal presidente di Ato Toscana Sud, e sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli in risposta all'interrogazione presentata da Roberto Bardelli durante l'ultimo consiglio comunale.

In attesa di conoscere la decisione del prefetto di Siena sul possibile commissariamento di Sei, il dibattito politico su quello che è stato definito lo "scandalo Ato" continua ad incalzare.

L'ultimo capitolo della vicenda è quello che riguarda l'avvio di gestione straordinaria per Sei Toscana. In questo senso, l'ultima parola spetta al prefetto di Siena Armando Gradone il quale, almeno stando alle sue più recenti dichiarazioni, si è detto pronto ad approfondire tutta la documentazione ricevuta dall’Anac e riguardante la richiesta di attivazione di procedura straordinaria.

Ma contestualmente alla richiesta dell'autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone ecco che Sei ha provveduto a nominare un nuovo ad. Si tratta dell'ex sindaco di Pontassieve, Marco Mairaghi che ha scelto di assolvere questo compito in maniera gratuita fino a prossima disposizione.

“Fin dall'inizio delle vicende giudiziarie - ha spiegato Alessandro Ghinelli durante il consiglio comunale di ieri - ho ritenuto che l'unico modo per disconnettersi con il passato era il commissariamento di Sei Toscana e avrei voluto che l'assemblea di Ato si esprimesse in tal senso. Durante l'assemblea stessa si sono formati due blocchi contrapposti tra favorevoli e contrari alla mia proposta fin quando è stato fatto mancare il numero legale. Se nella sede istituzionale non è stato possibile far passare la proposta di commissariamento, ho insistito su questa richiesta a titolo personale. In questi giorni, il prefetto di Siena sta lavorando per attuare tale soluzione. Dinanzi a questa notizia, Sei Toscana ha reagito in maniera molto grave: la nomina di un amministratore delegato. E l'aspetto da rilevare non è tanto il chi si nomina ma la nomina in sé, in un momento come questo. Sulla politica dei rifiuti, più in generale, posso aggiungere due cose: sulla gestione del ciclo di raccolta e smaltimento, Arezzo sarebbe in grado di lavorare con le proprie risorse se ci fosse una base normativa che glielo permettesse. Il secondo aspetto è un allarme che lancio: l'Ato Toscana sud sta attualmente incenerendo o seppellendo in discarica tonnellate di rifiuti provenienti da Ato Toscana centro e non vorrei che questo territorio diventasse la pattumiera della Toscana”.

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