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Martedì, 23 Aprile 2024
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Testo unico del vino, Gagnarli: "Passo storico". Donati: "Maggiore protezione del Made in Tuscany

I parlamentari aretini Chiara Gagnarli del Movimento Cinque Stelle e Marco Donati del Partito Democratico commentano positivamente il via libera al Testo Unico del vino, approvato alla Camera e che adesso passa all'esame del Senato. Esprime...

I parlamentari aretini Chiara Gagnarli del Movimento Cinque Stelle e Marco Donati del Partito Democratico commentano positivamente il via libera al Testo Unico del vino, approvato alla Camera e che adesso passa all'esame del Senato.

gagnarli-chiara-520x276Esprime soddisfazione la deputata 5stelle Chiara Gagnarli, membro della commissione Agricoltura alla Camera, per l’approvazione ieri sera, 21 settembre, alla Camera del disegno di legge sulla “Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e commercio del vino”, il cosiddetto “Testo Unico del Vino”, suddiviso in otto Titoli e in 90 articoli. Il Testo ora passa all’esame del Senato.

“Questo testo oltre ad unificare le disposizioni normative esistenti, introduce una semplificazione dei procedimenti senza pregiudicare la sicurezza alimentare. Sburocratizza adempimenti e pratiche a favore delle aziende vinicole mantenendo alti standard di qualità. Risponde alle esigenze di un settore virtuoso, pregiato, che ha saputo superare lo scandalo del metanolo, risalente proprio a trent’anni fa, e che oggi traina il made in Italy agroalimentare. Offre anche strumenti efficaci alle nostre imprese che competono sui mercati esteri e che sono sempre più minacciate da falsificazioni e frodi.

Continueremo a vigilare sulla sua effettiva applicazione - conclude la pentastellata - ed a chiedere l'approvazione delle altre nostre proposte non considerate, a cominciare dalle garanzie per un sistema di rappresentanza più equo nei consorzi, ed una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità economica, sociale ed ambientale del comparto."

marco_donatiSoddisfatto anche Donati:

"Questa legge aiuterà a riordinare un comparto economico che genera 9,5 miliardi di euro di fatturato solo dalla vendita – sottolinea l’onorevole aretino Marco Donati –. Un richiamo alla qualità e all’unicità della produzione vitivinicola italiana e, in ambito internazionale, una maggiore protezione del Made in Italy e, in particolare, del Made in Tuscany".

Tre gli elementi guida del testo unificato: semplificazione, per rendere il settore più competitivo; valorizzazione, del prodotto e della sua unicità; trasparenza, come garanzia per i consumatori. Nel 2015 l’Italia è tornata a essere il primo produttore di vino al mondo con 49,9 milioni di ettolitri (fonte, Coldiretti), un quarto di tutta la produzione europea, dando lavoro a 1.250.000 addetti. Se approvata, la legge definirà il vino come patrimonio culturale nazionale, il comparto si avvarrà di un Registro per le varietà di vitigno autoctono italiano e sarà istituito presso il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali uno schedario contente le informazioni aggiornate sul potenziale nazionale.

«Il testo – ricorda Donati – oltre a differenziare la detenzione di vini a scopo commerciale da quella a scopo di consumo, ci aiuterà a proteggere le DOP e le IGP in sede di Unione Europea, insieme alle DOGC, DOC e IGT, attraverso il rispetto inequivocabile dei disciplinari di produzione». Infine, per le aziende agricole vitivinicole che insistono lungo le “Strade del Vino” è consentita la somministrazione delle produzioni agroalimentari tradizionali e delle produzioni designate con denominazioni DOP o IGP delle regioni cui appartengono le strade dei vini, purché non cucinate contestualmente alla somministrazione del vino. Le pratiche derivanti dall’esercizio dell’Enoturismo saranno considerate produttive di reddito agrario.

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