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Terza Giostra: c'è l'ok del consiglio comunale con il sì del M5S. Contrari Pd e Arezzo in Comune

Sabato 27 agosto alle 21,30 si correrà la Giostra straordinaria  dedicata all’anno giubilare della Misericordia. Sarà la Lancia d’Oro numero 132 iscritta all’albo ufficiale della manifestazione. L'ufficialità con il passaggio in consiglio...

Sabato 27 agosto alle 21,30 si correrà la Giostra straordinaria dedicata all’anno giubilare della Misericordia. Sarà la Lancia d’Oro numero 132 iscritta all’albo ufficiale della manifestazione.

L'ufficialità con il passaggio in consiglio comunale, dove, dopo un lungo dibattito la proposta della giunta è stata approvata.

Nei mesi passati la città ha assistito al botta e risposta riguardante la possibilità per i quattro quartieri di scendere una volta in più in lizza in Piazza Grande per un’edizione speciale della manifestazione simbolo della città. Dentro l'Istituzione si è registrato il sì ufficiale di 3 quartieri su 4. Di fatto l’ultima parola, utile per il nulla osta allo svolgimento della Giostra, spetta all’assise cittadina, anche se le intenzioni dei capigruppo di maggioranza avevano già dato un responso positivo.

Così questa mattina a Palazzo Cavallo il confronto dei consiglieri si è incentrato sulla volontà o meno di correr Giostra in modo straordinario alla fine di agosto.

La pratica è stata presentata dal sindaco Ghinelli e ne è seguito un lungo dibattito, fatto di esperienze appassionate, di richieste di spiegazioni su costi e benefici, sui progetti per i turisti legati all'evento e sul nulla osta rilasciato dal Vescovo. Proprio su questo punto il sindaco Ghinelli ha ribadito che non esiste nessuna lettera scritta "perché non c'è assolutamente motivo di mettere per iscritto quello che mi ha detto verbalmente."

"Veniamo al perché di una Giostra straordinaria - ha detto il primo cittadino - Essa può essere definita tale in virtù della straordinarietà del giubileo indetto dal papa con la chiara volontà di riportare il mondo intero a un valore morale universale con un forte richiamo alla dignità dell'uomo. Ci è sembrato che fosse opportuno legare a tali principi la nostra manifestazione più significativa. A vedere bene, è più straordinaria questa Giostra che quella del 2000, corrispondente a un anno giubilare calendarizzato secondo la tradizione cattolica. Ovviamente era indispensabile ottenere il placet dell'istituzione promotrice del giubileo stesso. La veicolazione di questa richiesta di placet è avvenuta tramite Sua Eccellenza il vescovo. A distanza di tempo mi è pervenuta la rassicurazione verbale che nulla osta a che il Comune indica la Giostra. A questo punto si sono riunite Giunta e Istituzione e di fatto, a oggi, esistono tutti i presupposti di legittimità per chiedere a quest'organo l'approvazione di un'edizione straordinaria. Ma voglio concludere dicendo che da parte mia c'è stato molto riserbo e che le soluzioni prefigurate a mezzo stampa erano frutto solo di informazione improprie ed enfatizzate al punto da risultare false”.

gianfrancesco-gamurrini-consiglioA rafforzare la proposta per l'indizione della Terza Giostra è arrivato l'intervento del vicesindaco con delega specifica Gianfrancesco Gamurrini al quale sono seguite le dichiarazioni di voto dei capigruppo. A sorpresa è stato il consigliere del Movimento Cinque Stelle Paolo Lepri a dichiararsi favorevole alla Terza Giostra, posizione rimarcata poi dal suo capogruppo Massimo Ricci. E' stato invece il consigliere Bardelli a paventare l'ipotesi di cogliere l'occasione per far correre nella straordinaria le riserve che così avrebbero il loro palcoscenico.

Francesco Romizi ha espresso anche rilievi formali su un iter che è stato gestito in modo poco chiaro e per nulla condiviso.

“Quando ero assessore alla Giostra, portai in Consiglio Comunale anche la delibera sul doping proprio perché tutti dovrebbero essere coinvolti su ciò che riguarda il Saracino. In questo caso era già deciso sopra la testa di minoranze e commercianti. La delibera che ci viene sottoposta non motiva in alcun modo, con esigenze turistiche ad esempio, il perché della scelta. Secondo: non ci sono i tempi per promuoverla a dovere, specialmente all’estero. Si parla di pacchetti o di tribune? La Giostra non può essere sfruttata a fini politici e di propaganda”.

Contrarietà espressa per il Pd da Alessandro Caneschi:

“una Giostra straordinaria dovrebbe essere tale perché risponde a criteri pubblicamente annunciati e condivisi, perché ha una motivazione molto forte e legata alla storia della città e della Giostra stessa, perché è capace di aggregare e nonalessandro-caneschi-consiglio dividere, perché è capace di produrre effetti positivi per il futuro della manifestazione e per la promozione complessiva della città. Riscontriamo tutto questo? E di chi è la responsabilità?

Qualcuno potrebbe domandare il senso e l’utilità di due identiche manifestazioni nell’arco di una sola settimana. Questo poteva essere specificato meglio nel testo della delibera e invece anche questa è poco chiara. Rimane l’amarezza che mai si era registrata la divisione della città sulla manifestazione più sentita e più amata. Gli stessi protagonisti principali, ovvero i quartieri, non hanno gradito”.

Alla fine quindi con 26 consiglieri presenti, sette voti contrari e 19 a favore il consiglio comunale ha messo il suo sigillo per correre la Giostra Straordinaria dedicata al Giubileo. Hanno votato a favore i partiti di maggioranza ed anche il Movimento Cinque Stelle. Contrari Pd e Arezzo In Comune. Luciano Ralli, capogruppo del Partito Democratico, nell'intenzione di voto ha detto:

"non siamo contro la Giostra a prescindere ma siamo contro questo metodo che sta diventando uno stile di tallurino-lanzi-caneschi-giostraamministrare, non si è cercata l'unità in consiglio. Non vi seguiamo su questa strada".

Nel corso del dibattito sono stati presenti tra il pubblico appassionati di Giostra e figure storiche che hanno voluto assistere fino alla votazione come Sergio Nasi dell'associazione Amici della Giostra che da sempre si è dichiarata contraria a questa straordinaria, poi Andrea Lanzi ex consigliere comunale e vice rettore di Porta Sant'Andrea insieme a Francesco Rossi, il giostratore riserva biancoverde meglio conosciuto come Tallurino. Gli altri interventi: Giovanni Bonacci: “per essere straordinaria una Giostra deve avere tre caratteristiche: auspicabile, pertinente, ambita. Anche il Palio ha delle edizioni straordinarie. L'ultima, guarda caso, è stata nel 2000. L'auspicabilità è dunque legata a una variabile tempo: una manifestazione è straordinaria se saltuaria. Pertinente: chiediamoci se Saracino e fede possano essere avvicinate. Personalmente rispondo ricordando che l'anno giostresco si apre con i ceri a Gregorio, tre quartieri hanno nel nome santi e richiami alla religione, ci sono benedizioni, alla fine della Giostra c'è il Te Deum.

Ambita: sono certo che il quartiere vincente esporrà la lancia d'oro come un trofeo di cui vantarsi. Concludo con un sogno: la prima giostra in notturna, 7 agosto 1937, fu corsa in una Piazza Grande interamente contornata da lanterne. È passata alla storia come Giostra delle lanterne, o dei Tegamacci detta in aretino. Mi piacerebbe si potesse ricreare questa magia”.

Elisa Bertoli: “L'appello alla misericordia è paradossale: sono state tolte risorse per 100.000 euro ai danni dei minori nella delibera di Consiglio Comunale riguardante il bilancio. Era il 22 febbraio. Spero che il papa veda questo Consiglio Comunale, ascolti le parole che si pronunciano. Se succedesse, magari qualcuno tornerebbe sui suoi passi”.

Paolo Lepri: “i quartieristi lo hanno sempre sentito: due Giostre sono poche. E io che sono stato quartierista voglio portare in aula questo sentimento. Semmai può stonare il legame alla misericordia quando la rievocazione è quella di una battaglia. Avremo anche incassi maggiori. Se vogliamo ridurre in futuro i costi che gravitano sulla Giostra ricordiamo che in passato se ne correva una l'ultima di agosto e una la prima domenica di settembre. Per come sono organizzate oggi le Giostre, i costi di montaggio e smontaggio delle tribune raddoppiano. Discutiamo di questo”.

Federico Scapecchi: “anche con le altre edizioni straordinarie sorsero i problemi delle tribune, del rapporto con i commercianti, però l'organizzazione è andato avanti e tutte si sono rivelate un successo”.

Giovanni Romanini: “sta passando il messaggio che la città di Arezzo sia contraria alla Giostra. Ebbene non è così”.

Egiziano Andreani: “l'occasione è positiva anche economicamente, per fare vivere la piazza e la città”.

Marco Casucci: “quando la Giostra si sarà tenuta che scopriremo finalmente chi ha avuto ragione”.

Francesco Macrì: “ho anch'io dubbi e perplessità sull'utilità di una terza Giostra, un progetto di questo tipo doveva nascere con maggiore condivisione, però la manifestazione è un bene primario e a questa sua caratteristica va guardato. Per cui, una volta marcata la propria differenza, chiedo alle opposizioni di assumere un atteggiamento diverso da quello annunciato. Perché la Giostra attiene a un ambito istituzionale e non politico”.

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