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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Pnrr: piazza Saione e Cadorna a rischio definanziamento. Ad Arezzo tagliati 51 milioni

A porre l'accento sulla questione è Tommaso Pierazzi, coordinatore provinciale del Movimento 5 Stelle che punta il dito contro le scelte del governo Meloni: "Così penalizzati gli enti territoriali"

Un taglio da 51 milioni di euro per la sola provincia di Arezzo. A tanto ammonterebbe il conto complessivo dei finanziamenti che rischiano di non essere erogati a seguito della riforma del Pnrr annunciata dal governo Meloni. Il grido d’allarme è quello lanciato da Tommaso Pierazzi, coordinatore provinciale del Movimento 5 Stelle Arezzo, che, conti alla mano, fa il punto sulle opere che potrebbero non vedere mai la luce, subire ritardi o, addirittura, creare problemi ai bilanci degli enti amministratori. “Siamo molto preoccupati - spiega l’esponente pentastellato - Dopo aver ricevuto l'informativa alle Camere riguardante questa riforma, si parla di definanziamento totale delle voci di investimento che più impattano sui territori come, per citarne alcune, quelle sul dissesto idrogeologico, rigenerazione urbana e piani urbani integrati. Interventi che i Comuni erano riusciti a mettere in programma dopo anni di attesa grazie proprio ai fondi Pnrr”. Preoccupazioni condivise anche con l’Associazione nazionale dei Comuni Italiani (Anci) che a sua volta aveva evidenziato come la privazione di tali fondi metterebbe a rischio la continuità di finanziamento per le opere già in cantiere. “Nel documento - continua Pierazzi - si parla di "rifinanziare con altre fonti" i progetti approvati ma non si fa menzione di quali e quanti di questi fondi saranno accessibili. Inoltre il centro studi di Camera e Senato certifica l'impossibilità di coprire interamente il definanziamento del Pnrr”.

Le opere a rischio definanziamento

Per quello che concerne la provincia di Arezzo a rischio ci sarebbero progetti particolarmente attesi dislocati in tutte e 4 le vallate. Ecco l’elenco di quelli riportati da Tommaso Pierazzi.

San Giovanni Valdarno - Interventi di adeguamento funzionale Corso Italia per manutenzione straordinaria e adeguamento funzionale del teatro comunale Masaccio. Importo: 2.788.404 euro.

Levanella - Interventi di rigenerazione urbana per la valorizzazione sportiva e ricreativa della struttura presente nella frazione e aree verdi attigue. Importo 1.754.799 euro.

Poppi - Messa in sicurezza e miglioramento sismico della palestra scolastica dell’istituto “Bottarelli Pecci” via Colle Ascensione. Importo 624mila euro.

Arezzo - Rigenerazione urbana. Ristrutturazione della palazzina Cadorna in piazza Amintore Fanfani.Importo 2.650.000 euro.

Arezzo - Piazza Saione, ristrutturazione della piazza e aree limitrofe. Importo 1.300.000 euro.
Bucine - Adeguamento sismo dell’edificio sede del plesso scolastico di via XXV Aprile. Importo 990.000 euro.

Cavriglia, Castelnuovo dei Sabbioni - Interventi di riqualificazione energetica della scuola primaria e secondaria di Castelnuovo dei Sabbioni in via della Resistenza. Importo 645.000 euro.

Camucia - Lavori di riqualificazione dei parcheggi e arredi urbani in piazza Sergardi e via Lauretana. Importo: 800mila euro.

Sansepolcro - Riqualificazione di varie strade del centro storico e aree limitrofe compreso aree verdi e spazi urbani. Importo: 5 milioni di euro.

“Tutte opere - aggiunge Pierazzi - per le quali l'iter era già iniziato e i Comuni avevano già assunto impegni di spesa che adesso rischiano di dover trovare coperture alternative che non ci sono. Il tutto con evidenti conseguenze sulla tenuta contabile degli enti”.

I progetti tagliati del Pnrr che rischiano di sparire

Dalla Regione Toscana

“Sono fortemente contrariato. La ridefinizione del Piano che per la Toscana significa la perdita di più di un miliardo di risorse che avevamo acquisito e impostato con progetti molto concreti. Le rassicurazioni del ministro Fitto, che saranno utilizzate altre risorse, sono generiche e rischiano di tradursi in assoluta inefficacia”. Così Eugenio Giani, a proposito delle modifiche annunciate del Pnrr. “Il dato di fatto che cogliamo da lettura del documento del Governo del 27 luglio per la cabina di regia è che su capitoli importanti per la Toscana vengono a mancare, nella sostanza, più di un miliardo di euro”.

Nel documento governativo di sono innanzitutto ci sono i codici definanziati, cioè le misure che escono dal Pnrr. Giani cita “difesa del suolo e misure mitigazione ambientale su cambiamenti climatici”, in particolare a proposito dei 6 miliardi cassati su interventi per la resilienza, valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni. L’intera tabella proposta dal governo riporta poi gli investimenti per progetto di rigenerazione urbana per ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale (oltre 3 miliardi); i Piani urbani integrati – progetti generali (quasi 2 miliardi e mezzo); misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico (oltre 1 miliardo); l’utilizzo dell’idrogeno (un miliardo). Tagli poi su aree interne-potenziamento di servizi e infrastrutture sociali di comunità; promozione di impianti innovativi; valorizzazione dei beni confiscati alle mafie, tutela e valorizzazione del verde urbano e extraurbano.

“Mi dispiace che con queste misure vengono a essere eliminati, ad esempio, i 96 milioni che avevamo messo come progetto bandiera per il contrasto all’erosione delle spiagge nelle cinque province toscane dove li avevamo destinati (per la quota parte regionale sulla rimodulazione nazionale), chiosa il presidente.

Capitolo ovviamente molto attenzionato anche quello della sanità. Continua Giani: “Nelle previsioni si parla di tagli di circa un terzo e a livello nazionale ci è stato dato un numero complessivo: si passa da 1350 interventi a 936. In Toscana questo passaggio ci costa circa 20 Case di Comunità, su 77 interventi che avevamo; gli ospedali di comunità a livello nazionale erano 400 e diventano 304: noi ne avevamo previsti 23, sicuramente 7 o 8 andranno perduti. Le Centrali operative territoriali (Cot), a livello nazionale passano da 600 a 524: in Toscana ne avevamo 37, diventeranno 30. Preciso che si tratta di lavori su cui avevamo una progettazione che stava diventando definitiva”.

A queste certezze si possono poi aggiungere alcune proiezioni sui definanziamenti parziali proposti dal Governo: in particolare le ciclovie turistiche (quella Tirrenica e quella del Sole); si tratta di una misura che sarà parzialmente deprogrammata, e se la modifica va avanti si tratta per noi di oltre 40 milioni di tagli.

La fotografia del momento dei progetti del Pnrr in Toscana

Ad oggi risultano finanziati 11.194 progetti per 9,26 miliardi di investimenti e 7,45 miliardi di contributi PNRR incluse le risorse nazionali per l’incremento dei prezzi dei materiali e dell’energia (contributo Pnrr 7,12 milioni + Fondo nazionale opere indifferibili per incremento prezzi = circa 332 milioni).

Di questi: il 62,9% di tutti i progetti in Toscana è partito (arriva all’85,5% nel caso di progetti che riguardano i lavori pubblici).

Nella tabella qui di seguito il dettaglio degli interventi per missione

Misure Eliminate dal Pnrr

Nella tabella le misure che secondo il documento del Governo dovrebbero essere eliminate a livello nazionale e che sono presenti anche in Toscana, indicate con le relative cifre di ricaduta

A queste certezze possiamo aggiungere anche alcune proiezioni sui definanziamenti parziali previsti nella proposta del Governo: tra queste le Ciclovie turistiche (quella Tirrenica e quella del Sole), la cui misura sarà parzialmente deprogrammata; se la modifica andasse avanti comporterebbe una decurtazione di ulteriori 40 milioni.

La questione della sanità dove il testo prevede una rimodulazione del numero di interventi che saranno finanziati dal Pnrr:

  • da 1.350 a 936 Case della Comunità
  • da 600 a 524 "Centrali Operative Territoriali (Cot)"
  • da 400 a 304 Ospedali di Comunità

Quindi tagli di circa 1/3 per ciascun intervento che se fossero lineari per noi vorrebbero dire quasi 75 milioni.

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