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Sinistra per Laterina-Pergine: "Cava in area protetta a Malafrasca: subito iniziate le danze”

Di seguito la presa di posizione del gruppo Sinistra per Laterina - Pergine Valdarno. Non è stata nemmeno smaltita la sbornia post-elettorale della lista Neri che si è subito  riaperta la questione dell'apertura della porzione di cava più grande...

Di seguito la presa di posizione del gruppo Sinistra per Laterina - Pergine Valdarno.

Non è stata nemmeno smaltita la sbornia post-elettorale della lista Neri che si è subito riaperta la questione dell'apertura della porzione di cava più grande in località Malafrasca, all'interno di un'area protetta di Rete Natura 2000 (Sito d'Importanza Regionale, SIR – Sito d'Importanza Comunitaria, SIC – Zona Protezione Speciale, ZPS – Area Contigua Riserva Naturale Valle dell'Inferno e Bandella) praticamente in un territorio dove, se si collocasse una tenda canadese solo per mezz'ora, verremmo immediatamente arrestati per violazione di normative paesaggistico-ambientali. Il fischio d'inizio propedeutico al via libera finale alla vera e propria attività estrattiva è stato dato con determina titolata “Nomina di geologo per istruttoria e supporto fino all'autorizzazione di un'area estrattiva...Cava di Malafrasca”: sintetizzando al massimo, si tratterebbe di un volume di scavo di circa 1.300.000 mc per una durata di 7 anni, attività giornaliera preventivata di 10 ore con passaggio da un minimo di 82 ad un massimo di 103 camion/giorno, avendo vieppiù presente che i proponenti (Soc. Bellavista SrL) non hanno indicato gli impianti dove saranno trattati gli inerti ed il relativo percorso. Quindi da dove passano tutti questi camion? Da considerare che la pronuncia favorevole di compatibilità ambientale a suo tempo rilasciata dall'ex comune di Pergine Valdarno venne data senza tenere conto della maggior parte degli aspetti evidenziati nei pareri negativi della Provincia di Arezzo, della Soprintendenza di Arezzo e dell'ARPAT. La lista “Sinistra per Laterina Pergine Rossella Lattanzi Sindaco” - ben sapendo che la Neri si è sempre manifestata contraria, sia nel 2014 che oggi, all'apertura di cave nel proprio territorio - auspica con forza che la neo-sindaca dimostri granitica coerenza e si attivi (senza trincerarsi dietro scuse o giustificazioni...adesso è lei e solo lei la responsabile legale della nuova Amministrazione...) con tutti i mezzi a disposizione onde evitare un'ecatombe che massacrerà per 7 anni la popolazione non solo di quell'area ma anche di quelle limitrofe, senza contare le attività di aziende ed imprese che ivi gravitano. Ciliegina sulla torta, adesso dovrebbe arrivare anche l'istanza di autorizzazione del Consorzio Cavatori Valdarnoper l'altra porzione di cava a Malafrasca: ulteriori volumi di scavo per quasi 600.000 mc per una durata di circa 6 anni, attività giornaliera preventivata di circa 8 ore con passaggio da un minimo di 42 ad un massimo di 53 camion/giorno...il tutto da aggiungere all'attività della Bellavista SrL: più che bellavista verrebbe fuori un obbrobrio inguardabile.

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