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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Servizio idrico, Sacchetti: "Prima gli interessi dei cittadini poi quelli di Nuove Acque, Romizi distratto"

“Corrisponde al vero che anche quest’anno il Comune di Arezzo beneficia di una parte dell’utile di Nuove Acque Spa ma le cifre e le considerazioni del consigliere Romizi non corrispondono alla realtà dei fatti." L'assessore al servizio idrico...

“Corrisponde al vero che anche quest’anno il Comune di Arezzo beneficia di una parte dell’utile di Nuove Acque Spa ma le cifre e le considerazioni del consigliere Romizi non corrispondono alla realtà dei fatti." L'assessore al servizio idrico Marco Sacchetti risponde alle contestazioni sollevate dal consigliere comunale di Arezzo in comune Francesco Romizi che rispetto agli utili spettanti al Comune di Arezzo, fossero destinati a ridurre le tariffe.

"Nel corso dell’ultima assemblea di Nuove Acque Spa del 28 aprile scorso il sottoscritto, in rappresentanza del Comune di Arezzo, ha espresso voto favorevole all’approvazione del bilancio di esercizio 2016 che si è chiuso con utile di esercizio di 5.270.889 euro dei quali, tolta la quota di riserva legale e la quota di riserva non distribuibile destinata agli investimenti, solo 1.950.000 euro destinati a dividendo. Il voto sul bilancio non poteva che essere positivo in quanto sintomatico di una buona gestione della società. Il Comune di Arezzo non solo ha espresso soddisfazione sull’operato della società ma ha anche richiesto all’Autorità idrica toscana, insieme alla quasi totalità dei Comuni dell’ex Ato 4, di attivare le procedure per un allungamento della concessione, allungamento che potrebbe consentire una forte riduzione dell’incremento tariffario rispetto a quanto a oggi previsto e un incremento sostanziale degli investimenti”.

“Pur tuttavia nella stessa assemblea il sottoscritto si è opposto alla proposta di distribuzione degli utili residui pari a complessivi 1.950.000 euro. Di questi però ricordo che solo 309.855 euro sono spettanti al Comune di Arezzo in ragione della sua quota di partecipazione all’azionariato della società del 15,89%. La mia proposta in assemblea, concordata con il sindaco Ghinelli, era stata proprio quella indicata da Romizi: destinare tutti i dividendi, anche quelli dei soci privati, a incrementare il fondo degli investimenti o al contenimento delle tariffe dei cittadini. Purtroppo il mio appello è rimasto non solo inascoltato ma è stato criticato e definito demagogico dalla quasi totalità dei presenti, sindaci compresi, all’assemblea, la quale ha poi approvato la distribuzione dei dividendi con il solo voto contrario dei Comuni di Arezzo, Castiglion Fiorentino e Chianciano Terme. Se il consigliere Romizi avrà la pazienza di leggere il verbale dell’assemblea troverà tutti i dettagli del dibattito che si è svolto a seguito della mia proposta ma troverà anche la disponibilità del Comune di Arezzo a rinunciare agli extra-canoni proprio perché noi crediamo convinti, concretamente e senza fare troppi proclami, che prima devono essere tutelati gli interessi dei cittadini e poi quelli della società”.

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