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Segreteria Pd, gli orlandiani appoggiano Ralli. Il candidato: "Mi fa piacere. L'unità? Bisogna lavorarci, non predicarla"

Gli orlandiani escono allo scoperto, annunciando il loro sostegno alla candidatura di Luciano Ralli, capogruppo Pd in consiglio comunale, e renziano. Un nome di peso che si aggiunge a quello di Albano Ricci, assessore cortonese sostenuto dall'ala...

Gli orlandiani escono allo scoperto, annunciando il loro sostegno alla candidatura di Luciano Ralli, capogruppo Pd in consiglio comunale, e renziano. Un nome di peso che si aggiunge a quello di Albano Ricci, assessore cortonese sostenuto dall'ala ortodossa della corrente renziana aretina.

Il comitato aretino di Dems, promosso dall'area orlandiana del Pd, ha valutato la convergenza tra il proprio programma congressuale - si legge in una nota - e le linee generali espresse da Luciano Ralli che si è candidato alla segreteria provinciale del partito. Convergenza da definire in una piattaforma politica e programmatica da condividere nell'interesse del territorio aretino. Su questa base, ha deciso di sostenere la sua candidatura nella convinzione che sia quella migliore per definire una nuova identità politica del Pd, per affinare un programma che affronti le principali emergenze economiche e sociali della provincia di Arezzo, per ridare non solo agli iscritti al Pd ma anche ai cittadini reali possibilità di condivisione delle scelte politiche, per riallacciare rapporti con l'intera area del centro sinistra con la definitiva dismissione di atteggiamenti autoreferenziali.

Ieri sera infatti il comitato Dems si è riunito e ha deliberato il sostegno a Ralli, che incassa: "Mi erano arrivate delle voci - dice il candidato - ora sono contento nel sapere che mi sia stata accordata fiducia da un larga fetta del partito".

Le parole di Ralli

Ralli interviene poi sull'invito del segretario uscente Dindalini a farsi da parte (asseime all'altro candidato Ricci) per trovare un'unità. "Bisognerebbe lavorare per l'unità - ribatte Ralli - non soltanto predicarla. Ci sono differenze politiche tra me e Ricci, occorrerebbe lavorare per trovare una sintesi. Io ho 60 anni, faccio il medico e ho già il peso di essere capogruppo di opposizione in un consiglio in cui tira vento di destra. Se mi candido è perché ci sono persone che mi hanno spinto a farlo. Quando il segretario mi convincerà che l'altro candidato, o un terzo nome ancora non uscito, siano ideali per il bene del Pd aretino, allora mi farò da parte. In sostanza, ben venga la candidatura unica, ma che non sia piovuta dall'alto. Bisogna lavorare, e duramente, per ricostruire il centro-sinistra. Io sono pronto a farlo".

La nota di Dems

Il nostro impegno è finalizzato a rendere il congresso del Pd occasione fondamentale di confronto tra tutti gli iscritti in una logica che faccia prevalere le idee sulle magliette indossate dai candidati. La nostra aspirazione era per una soluzione unitaria ma sono prevalsi atteggiamenti tradizionali nell'area renziana che hanno prodotto una diversa gerarchia di valori: prima il candidato, ovviamente non discutibile e quindi il programma sul quale avremmo potuto dire la nostra. Anche in questo caso si è quindi manifestata un'impostazione basata non su idee e creatività politica ma sulla semplice affermazione e dimostrazione dei rapporti di forza. Impostazione che, fortunatamente, non appare più monoliticamente condivisa all'interno di questa stessa area. Dinanzi all'apprezzamento delle posizioni di Luciano Ralli e alla conseguente valutazione di non creare ulteriori divisioni, l'area Dems del Pd aretino ha deciso di sostenere la candidatura di Ralli nella certezza che possa rappresentare il punto di partenza per la creazione di un nuovo modello locale di Pd, aperto a tutte le espressioni della comunità locale e pronto alle prossime sfide elettorali in una logica unitaria e inclusiva.

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