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“A Segre e Haffner la cittadinanza onoraria”. La Sinistra di Montevarchi dice sì, quella di San Giovanni no

A Montevarchi è stata accolta la mozione per il riconoscimento a Liliana Segre ed Egea Haffner mentre la maggioranza di centrosinistra di San Giovanni ha bocciato l’emendamento della Lega

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ArezzoNotizie

Di seguito la nota stampa diffusa dalla Lega Valdarno.

A Montevarchi è stata accolta la mozione per il riconoscimento a Liliana Segre ed Egea Haffner mentre la maggioranza di centrosinistra di San Giovanni ha bocciato l’emendamento della Lega a favore anche di Egea Haffner. Lo rendono noto i consiglieri comunali della Lega, rispettivamente Andrea Pesucci e Antonio Guidelli.

“Esprimo soddisfazione per l’accoglimento della mozione da parte della maggioranza di Centrodestra e dell’opposizione Pd per la senatrice Liliana Segre, sopravvissuta da bambina al campo di concentramento di Auschwitz Birkenau e oggi vittima di attacchi antisemiti. Una mozione per la cittadinanza alla Segre ed anche ad Egea Hafffner, sopravvissuta alle Foibe. Non ci possono infatti essere differenze tra vittime di discriminazioni” spiega Andrea Pesucci, capogruppo Lega in consiglio comunale a Montevarchi.

“L’amministrazione di centrosinistra non ha accettato il nostro emendamento alla mozione di maggioranza, emendamento che chiedeva di attribuire la cittadinanza, oltre che a Liliana Segre, anche ad Egea Haffner, nata a Pola da famiglia italo-croata, e a soli 6 anni costretta a fuggire dalla sua città natale a causa delle operazioni di pulizia etnica perpetrate dai comunisti titini. Entrambi simboli delle tragedie perpetrate dai totalitarismi. Ancora una volta, anche su un tema che dovrebbe unire e non dividere, l’amministrazione di San Giovanni ha dimostrato di bocciare a prescindere qualsiasi atto presentato dall'opposizione” afferma Antonio Guidelli il Consigliere Comunale della Lega di San Giovanni Valdarno .

“E’ stata persa un’occasione d’oro per condannare, in ugual misura, tutte le discriminazioni commesse durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale. Si è voluto in modo ottuso marcare una differenza che la storia ha invece cancellato” dichiara Simone Badii, commissario della Lega del Valdarno Aretino.

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