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Scuole infanzia Arezzo, ecco la norma che facilita le assunzioni. Parla la senatrice Mattesini

Passano i giorni e si avvicina la data in cui il Comune di Arezzo dovrà prendere una decisione su come riaprire a settembre i servizi all'infanzia. Un passo avanti atteso dalla giunta Ghinelli è arrivato nelle ore scorse quando è stato approvato...

Passano i giorni e si avvicina la data in cui il Comune di Arezzo dovrà prendere una decisione su come riaprire a settembre i servizi all'infanzia. Un passo avanti atteso dalla giunta Ghinelli è arrivato nelle ore scorse quando è stato approvato dal Senato l'emendamento al DL Enti Locali tra i cui firmatari c'è la senatrice aretina Donella Mattesini.

Si tratterebbe di un passaggio importante per sbloccare le assunzioni di maestre e maestri per asili nido e scuole dell'infanzia.

“Il PD con l’azione del Governo e del Parlamento dà risposte al diritto dei bambini e delle famiglie ad avere servizi educativi, nidi e scuole materne" ha commentato la senatrice che legge la novità come una integrazione alla Buona Scuola “all’interno de La Buona Scuola abbiamo approvato lo 0-6 che stabilisce il diritto ad avere servizi per i bambini in quella fascia d’età per tutto il territorio nazionale tenuto conto che, ad oggi, soprattutto per i nidi, c’è una grande diseguaglianza tra le varie aree del paese. Si passa, infatti, dal 2% di bambini accolti della Calabria al 30% della Toscana. Adesso, invece, i nidi non sono più servizi a domanda individuale ma veri e propri diritti riconosciuti ai bambini ad avere servizi educativi essenziali la loro crescita e conseguentemente servizi essenziali per la conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare per i genitori.”

L’approvazione del decreto Enti Territoriali - che contiene l’emendamento approvato dalla Commissione Bilancio del Senato, proposto e sottoscritto dai Senatori del Partito Democratico Puglisi, Broglia, Sangalli, Lo Giudice, Di Giorgi, Marcucci e Mattesini – completa il quadro.

Per Mattesini si tratta di un emendamento importante perché “supera il blocco delle assunzioni con specifico riferimento al personale dei servizi educativi, permettendo la possibilità di gestione diretta da parte dei Comuni di nidi e scuole materne. In molte realtà gran parte di questi servizi oltre ad essere obbligatoriamente programmati, regolati e vigilati dagli Enti Locali, sono anche gestiti dagli stessi, pur in presenza di consistenti affidamenti alla cooperazione sociale, che garantisce comunque servizi di qualità. Abbiamo, però, ritenuto doveroso mettere gli Enti Locali - che in presenza del blocco delle assunzioni sarebbero stati obbligati a rinunciare o ridurre la gestione diretta - nella condizione di poter scegliere il mantenimento della gestione diretta.”

Questa norma ha riflessi diretti anche sulla situazione aretina, come spiega Mattesini a conclusione del suo intervento:

“Mantenere e sostenere il servizio educativo integrato funzionante già dal 2007, necessita del mantenimento di un adeguato nucleo di nidi e materne a gestione diretta del Comune e trova in questa norma lo strumento operativo. La precedente Amministrazione aveva vincoli obbligatori che oggi non esistono più e l'attuale Giunta è chiamata, senza scuse, a scelte chiare.”

Nei giorni scorsi ai nostri microfoni la stessa assessora Lucia Tanti aveva annunciato di attendere questo passaggio in Senato e nel frattempo gli uffici avrebbero proceduto con le simulazioni delle soluzioni possibili stante la nuova legge, il bilancio dell'ente ed il fabbisogno di personale insegnante.

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