Scuola dell'infanzia oggi in consiglio. Dai genitori ultimo appello per il Cedro, presenti le magliette gialle

I servizi all'infanzia del Comune di Arezzo sono al centro del consiglio comunale di oggi. L'assessore Tanti ha infatti voluto far passare dall'approvazione dell'aula la pratica che riguarda l'organizzazione del prossimo anno scolastico. Come vi avevamo raccontato dalle nostre pagine, cinque sezioni dovranno andare a bando. Secondo l'assessore ed il suo ufficio tecnico non ci sono altre possibilità. Il bando riguarderà due sezioni della scuola materna Acropoli e due di Pallanca, cioè le quattro che anno scorso ebbero in extremis l'estensione del bando, cioè furono assegnate alle cooperative presenti nelle altre sezioni dei due plessi senza gara, grazie alla percentuale prevista dalla legge. Quest'anno il margine sembra essersi esaurito e quindi sarà emesso un nuovo bando che conterrà anche la sezione del nido Cucciolo che è arrivata a naturale scadenza.

Di questa riorganizzazione fa parte anche l'ormai ufficiale chiusura del nido Cedro di via Generale da Bormida che non è presente tra quelli che i genitori potranno scegliere per il prossimo anno, visto che è stato depennato dal bando appena uscito. I genitori di questa unica sezione hanno lanciato un ultimo appello all'amministrazione:

"Abbiamo scritto più volte al Comune, al sindaco e all'assessore, ma non abbiamo ricevuto risposte - raccontano alcune mamme - volevamo un incontro per avere spiegazioni e cercare una soluzione alternativa che evitasse la chiusura di un nido che ha una grande storia, che ha sembra funzionato benissimo e che è molto importante per un quartiere molto popoloso come quello di Saione, per di più integrato accanto alle elementari e vicino ad una materna. Siamo amareggiati, tra di noi ed anche le maestre è partito un appello per essere presenti in consiglio comunale."

Di sicuro presente la portavoce delle magliette gialle Simona Squarzanti, che con il Comitato ha da sempre contrastato le riorganizzazioni che si sono susseguite negli ultimi anni che hanno visto un continuo impoverimento dei servizi all'infanzia di cui è titolare il Comune di Arezzo sia in forma diretta che indiretta:

"La chiusura di un nido nella città è un fatto grave che va denunciato alla cittadinanza. Le modalità con cui verrà chiuso è preoccupante perché nel completo silenzio con una delibera di giunta e senza passare dal consiglio per una precisa scelta politica. Le insegnanti non hanno avuto alcuna comunicazione ed i genitori che hanno chiesto un incontro non sono stati convocati. La tanti proclama di aver raggiunto finalmente il sistema integrato al 100% in realtà chiudere un nido significa privare i cittadini di un servizio pubblico che paghiamo con le nostre tasse. In sostanza l'assessore sta disintegrando il sistema."