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Sansepolcro, Marconcini e Moretti contro la maggioranza: "Sulla sanità soltanto un'azione propagandistica"

"Nello scorso Consiglio Comunale di Sansepolcro i gruppi di maggioranza (PD, PSI, In Comune) hanno presentato una mozione sulla tutela del Distretto Sanitario Valtiberino che è stata approvata anche con il nostro voto favorevole" è quanto...

"Nello scorso Consiglio Comunale di Sansepolcro i gruppi di maggioranza (PD, PSI, In Comune) hanno presentato una mozione sulla tutela del Distretto Sanitario Valtiberino che è stata approvata anche con il nostro voto favorevole" è quanto affermano in una nota Gabriele Marconcini (capogruppo “La Sinistra”), Lorenzo Moretti (capogruppo “Democratici per Cambiare”).

"Il documento proposto è infatti subito apparso in linea con le battaglie che da mesi, per non dire anni, stiamo portando avanti sul tema della sanità pubblica: in particolare condividiamo l'esigenza di mobilitare il Sindaco e la Giunta per salvaguardare il nostro distretto valtiberino che negli anni a venire, quando la nuova riforma sanitaria regionale sarà a pieno regime, sarà inevitabilmente marginalizzato, sia rispetto alle altre realtà distrettuali, sia nei confronti dei 3 nuovi macro-ambiti di riferimento che assorbiranno le attuali 12 AS"L.

"Tuttavia - scrivono i due consiglieri -, nonostante la condivisione della proposta, rimaniamo molto perplessi nel constatare un'assoluta incoerenza da parte della maggioranza che durante la discussione si è opposta ad un nostro emendamento che chiedeva di porre in essere tutti quegli strumenti volti a favorire la nuova campagna referendaria contro l'art. 34/bis della L.R.T. 40/2005, ovvero la legge che ad un livello più amplio è responsabile degli stessi principi di accentramento che sono stati denunciati dalla mozione. Ora, visto che la maggioranza non è mai intervenuta pubblicamente sull'argomento e che di fronte a certe iniziative gli stessi esponenti hanno sempre avuto un atteggiamento di incondizionata chiusura (arrivando anche a bocciare – compattamente – la mozione contro la ex-Legge 28/2015 che presentammo il 14 ottobre), la scelta di non appoggiare il nuovo referendum ci appare come la prova evidente che l'iniziativa promossa dalla maggioranza è più riconducibile ad una operazione propagandistica, che alla concreta volontà di volersi opporre alle scelte poco oculate della Regione.

A nostro modo di vedere se si criticano le logiche di accentramento che sono alla base del riordino sanitario della nostra regione, si dovrebbe avere anche la coerenza ed il coraggio politico di opporsi a certi provvedimenti in maniera organica e complessiva. E invece, ancora una volta, la maggioranza non ha avuto il coraggio di schierarsi apertamente contro le decisioni maturate dai vertici del PD toscano, anteponendo le logiche di partito agli interessi del nostro territorio".

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