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Rifiuti zero, Caporali: "No ad ampliamenti di termovalorizzatori, sì alla raccolta differenziata"

Serve un ruolo rafforzato dei sindaci in tema di politiche dei rifiuti. Questa la posizione espressa da Donato Caporali consigliere provinciale con delega all'ambiente che segue alle dichiarazioni del capogruppo Pd in consiglio comunale Luciano...

Serve un ruolo rafforzato dei sindaci in tema di politiche dei rifiuti. Questa la posizione espressa da Donato Caporali consigliere provinciale con delega all'ambiente che segue alle dichiarazioni del capogruppo Pd in consiglio comunale Luciano Ralli.

Da buon camminatore so bene che da soli si va veloci, ma insieme si va lontano. In questa logica mi sento di condividere l’ intervento e l’atto di indirizzo del capogruppo Pd al Comune di Arezzo Luciano Ralli in materia di rifiuti denominato “Rifiuti Zero”, che ha anticipato recenti malumori da parte delle categorie economiche e conseguente dibattito con Sei Toscana. Materia su cui le province hanno a lungo vigilato e pianificato, e in tal senso rivendico il lavoro svolto da chi mi ha preceduto alla guida dell’assessorato all’ambiente della Provincia di Arezzo, grazie al cui lavoro sono stati raggiunti risultati di eccellenza, rammaricandomi però sulla mancata attuazione del piano interprovinciale dei rifiuti, che non ha visto la luce a causa della riorganizzazione delle province. Purtroppo la Regione Toscana, tra le uniche due in Italia, a seguito della riforma delle province ha avocato a sé, in concreto e in toto, la materia ambientale, lasciando alle province stesse un mero coordinamento; scelta non obbligata, che infatti ha esposto ad un recente ricorso da parte della Provincia di Grosseto. Per tale motivo auspico che l’atto del consigliere Ralli venga promosso e fatto proprio da tutti i consigli comunali della Provincia di Arezzo, al fine di ricreare quell’unità d’intenti da cui scaturì il Piano Interprovinciale dei rifiuti e dar mandato ai propri sindaci affinché siano protagonisti di una materia cara ai cittadini, nella quale è indispensabile invertire la tendenza affermatasi negli ultimi anni, che vede un calo in termini percentuali della raccolta differenziata. I Comuni hanno tutte le facoltà e le possibilità di condizionare Sei Toscana e le politiche in tema di rifiuti attraverso il potere di indirizzo e controllo che esprimono nell’Assemblea dei Sindaci dell’Ato Toscana Sud (il cui Presidente è il Sindaco del Comune capoluogo), in quanto il ruolo di ente locale maggiormente a contatto con il territorio è quello più adeguato ad interpretare il volere della cittadinanza. Ato Toscana Sud non deve quindi perdere la propria competenza territoriale e i propri poteri di indirizzo e controllo, tornando ad esercitare il ruolo politico nella persona del Sindaco di Arezzo che può e deve fare di più, tutelando questo organismo fondamentale che non può subire snaturamenti da improbabili istituzioni di un unico Ato regionale per i rifiuti, o condizionamenti frutto di piani industriali di aziende controllate che promuovono potenziamenti dei termovalorizzatori.

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