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Festa della Liberazione, Renzi a Castelnuovo e Cavriglia. Brogi: "Luoghi speciali"

Cavriglia si prepara ad accogliere Matteo Renzi: l'ex presidente del Consiglio, attuale segretario del Pd, sta correndo per le primarie del partito. Il programma della giornata prevede alle ore 10,30 la deposizione dei fiori al monumento alla...

Cavriglia si prepara ad accogliere Matteo Renzi: l'ex presidente del Consiglio, attuale segretario del Pd, sta correndo per le primarie del partito. Il programma della giornata prevede alle ore 10,30 la deposizione dei fiori al monumento alla Resistenza di Venturino Venturi in Piazza Pertini a Castelnuovo dei Sabbioni, quindi l'incontro pubblico alle ore 11 al teatro di Cavriglia in piazza Berlinguer. Un evento, nel giorno della Festa della Liberazione, promosso da Enzo Brogi, ex consigliere regionale, che così introduce l'appuntamento.

Cavriglia è una piccola grande comunità. Bella e colorata come molti altri comuni della nostra terra, ma è sicuramente una terra speciale, una terra innamorata. Chissà forse tutto questo è nato dalla forza della sua storia, fatta di pagine terribili di sofferenza, miseria e lutti degli eccidi nazifascisti, ma anche di lotte, riscatti e conquiste. Un luogo, come ha scritto Filippo Boni dove “dopo il 4 luglio del 44 furono le madri che seppellirono padri, mariti e figli. Eppure era gente che aveva scelto la pace” Forse è stato per gli inimmaginabili sconquassamenti del suo territorio. In appena cento anni paesi, scuole, chiese, case del popolo abbattute. Bruciato in poco tempo ciò che la natura aveva conservato in milioni di anni. Comunità trasferite per far strada alle grandi macchine escavatrici della lignite, per fare energia elettrica, sviluppo e occupazione. Contemporaneamente anche grandi danni all’ambiente alle colture ed alle culture. Uomini e donne che da generazioni erano formati nell’attività dei campi, spesso mezzadrile che si ritrovarono prima minatori o addette ai servizi, poi operatori di grandi macchine escavatrici o conduttori di turbine. Poi le epiche lotte per il lavoro, le discriminazioni politiche. Fu davvero una vera rivoluzione culturale. Adesso è ripreso il cammino della valorizzazione del territorio, della sua riqualificazione, del paesaggio.

Sarà tutto questo o forse altro ancora, ma sono davvero convinto che Cavriglia sia speciale. Il volontariato con i suoi uomini e le sue donne sempre primi a partire per i soccorsi o a raccogliere fondi per le associazioni. Le feste popolari delle frazioni, le case del popolo e le parrocchie assieme per la pace, i diritti. Le società sportive che si sorreggono con sagre e tanta partecipazione popolare.

Ancora un esempio, pensate alle amministrazioni comunali, ai primi cittadini. Spesso accade, anche tra sindaci dello stesso partito che quello di prima, sia ostile a quello dopo e quello dopo ancora a quello di prima. Non dialogano, anzi talvolta si ricandidano l’uno contro l’altro, provocando danni e lacerazioni che feriscono ed impoveriscono anche le loro comunità. A Cavriglia i sindaci sono ancora tutti li insieme, uniti e amici. Non c’è iniziativa che, dal primo Antonio Camici, all’attuale Degl'Innocenti O Sanni Leonardo, non veda momenti di sincera condivisione e affetto. Nel PD, anche con i tanti giovani arrivati, in questa stagione congressuale, con le mozioni Renzi, Orlando ed Emiliano si discute, ci si confronta anche aspramente, qualcuno purtroppo se ne va, ma sempre senza sbattere la porta. E sono certo che anche questa volta dopo le primarie, ripartiremo così.

Ecco perché Renzi a Cavriglia. Certo l’amicizia, le iniziative fatte assieme, ma voglio pensare che Matteo venga a trovarci il 25 Aprile anche per questo. Vinca il migliore.

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