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La Regione bacchetta l'assessore Sacchetti sulla bretella nord-est: "E' impreparato"

Vincenzo Ceccarelli, assessore al territorio: "Nessuno scontro con il Comune di Arezzo, però servono chiarimenti sul progetto"

"Non esiste uno scontro istituzionale tra Regione e Comune di Arezzo. L'assessore Sacchetti continua, a sua giustificazione, a rappresentare una situazione che non esiste. L'unico muro che ha trovato nel corso della Conferenza di copianificazione è stato quello dell'impreparazione con la quale si è presentato". A dirlo è l'assessore regionale al territorio Vincenzo Ceccarelli a seguito delle dichiarazioni fatte alla stampa locale dall'assessore aretino Sacchetti riguardo all'esito della conferenza di co-pianificazione per la realizzazione della Bretella nord-est di Arezzo.

"La soluzione di ripresentare la bretella nord-est come opera pubblica è un'ipotesi percorribile - spiega Ceccarelli - che è emersa anche nel corso della stessa Conferenza di copianificazione, ma anche in quel caso il Comune dovrà portare in fondo tutti gli approfondimenti necessari, dai quali non può esimersi. Si tratta di un percorso decisionale consolidato, applicato centinaia di volte e seguito da tutti i Comuni, quindi sono sicuro che non si tratti di niente di impossibile, neanche per Arezzo. Anche perchè gli approfondimenti e le risposte che il Comune deve dare non sono dovuti alla Regione, ma ai cittadini aretini, secondo le regole della partecipazione previste dalla legge".

Nel corso della conferenza di co-pianificazione che si è svolta in Regione, è stato evidenziato che il Comune di Arezzo non ha effettuato uno sviluppo plano-altimetrico del tracciato che tenesse conto dei siti di interesse paesaggistico e storico/architettonico attraversati (ricordiamo che la strada si trova in zona vincolata e intercetta l'acquedotto Vasariano). Non sono inoltre stati valutati i corridoi ecologici interrotti, le aree agricole di margine intercettate e le zone a pericolosità idraulica presenti. In  particolare è stato segnalato che non sono state chiarite le modalità di attraversamento dell'acquedotto cinquecentesco Vasariano e della relativa viabilità di San Polo (la rotatoria proposta non appare realizzabile). Non è inoltre stato risolto il problema dell'allacciamento con la viabilità esistente di via Redi, vista anche la presenza di sezioni stradali molto ridotte in un'area particolarmente delicata e caratterizzata dall'attraversamento per raggiungere i parchi di Villa La Striscia e di Villa Severi. Non chiaro neppure l'impatto dell'opera sul Convento dei Cappuccini.

Preme chiarire anche che non è possibile inserire corridoi infrastrutturali o viabilità di "massima" o "non prescrittiva" all'interno di un Piano Operativo, che è uno strumento conformativo dei suoli, senza l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, che, comunque, ai sensi della L.R. 65/2014, anche in caso di viabilità pubblica, perdono efficacia se entro il termine di cinque anni non sia stato approvato il progetto definitivo dell'opera pubblica.

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