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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Referendum riforma costituzionale. Il Sì sfila alla Borsa Merci: ecco i loro perché

La campagna referendaria in vista di ottobre si fa sempre più intensa anche ad Arezzo dove è attivo da alcune settimana il comitato per il Sì, favorevole alla riforma costituzionale, nel quale ha messo tra i primi la sua faccia il dottor Marcello...

La campagna referendaria in vista di ottobre si fa sempre più intensa anche ad Arezzo dove è attivo da alcune settimana il comitato per il Sì, favorevole alla riforma costituzionale, nel quale ha messo tra i primi la sua faccia il dottor Marcello Caremani. L'evento pubblico si è tenuto ieri sera alla Borsa Merci dove sono sfilati gli aderenti e le loro motivazioni e dove sono state raccolte le firme di chi ha scelto di stare dalla parte del Sì.

Siamo qui per un impegno civile – ha dichiarato Marcello Caremani –, perché vogliamo un’Italia più veloce ed efficiente, grazie a riforme che attendiamo da tempo, le stesse di cui si discuteva vent’anni fa. I cittadini devono poter scegliere e per farlo devono capire, quindi essere informati correttamente.

Chiamato sul palco l’onorevole Marco Donati ha voluto condividere una suggestione:

Sono tornato da un viaggio in Bosnia dopo 15 ore di macchina, ho visto Srebrenica, e se guardo all’Europa oggi penso alla Brexit, all’ingovernabilità della Spagna, all’Austria, alla Serbia ultranazionalista. L’Italia è un Paese chiave per questo continente e per rimanerlo è chiamata ad approvare riforme decisive per la nostra governabilità e il nostro futuro, come italiani e come europei.

Per gli organizzatori le riforme hanno rappresentato negli ultimi decenni un traguardo difficile da raggiungere e non possiamo perdere l’ennesima, e forse ultima, occasione per avere un ordinamento al passo con i tempi:

Ringrazio Marcello Caremani – ha detto la senatrice Donella Mattesini – per la sua grande forza che buca il muro del pregiudizio e mi auguro che da oggi nascano tanti comitati per il Sì, perché questo appuntamento referendario è molto importante per il nostro Paese. Ricordo quando un decreto sul lavoro è stato votato 8 volte, facendo passare due anni e mezzo d’impegni parlamentari. I cittadini hanno bisogno di risposte che siano al passo con le loro esigenze, penso innanzi tutto al superamento del contenzioso Stato-regioni, in modo particolare sulla Sanità.

Sul palco si sono succeduti coloro i quali hanno dato da subito la loro adesione al Comitato per il Sì al referendum costituzionale. Da Manuela Pisaniello, «Questo è un treno che passa una volta sola e va preso adesso, perché questa è la nostra riforma, per il nostro futuro, per i nostri figli», a Licio Giovacchini, «Dobbiamo togliere la polvere che si è accumulata su di noi, rendendo l’Italia più competitiva, soprattutto sul piano economico», da Tiziana Nocentini, che ha sottolineato l’importanza della riforma costituzionale con un suggestivo e puntuale excursus storico, a Giampiero Pino: «Dobbiamo avere l’entusiasmo e la capacità di cambiare questo Paese, altrimenti rischiamo l’ingovernabilità e per questo dobbiamo combattere contro falsità e contro dichiarazioni fuorvianti da parte di chi critica la riforma».

Vasco Bobini ha annunciato la nascita di un Comitato per il Sì a Subbiano, Monica Tocchi quello di Castiglion Fibocchi e Giorgio Trevisan nell’alto Casentino, a dimostrazione di come i cittadini - spiegano gli organizzatori - abbiano recepito l’importanza dell’appuntamento di ottobre, sottolineata anche da altri interventi di grande spessore volti a mettere in evidenza come la riforma costituzionale potrà positivamente incidere sulla nostra vita quotidiana, fuori da sterili polemiche e contrapposizioni.
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