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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Via il reddito di cittadinanza a 169mila famiglie. I 5 stelle: "Guerra ideologica del governo"

Il coordinatore provinciale Pierazzi: "C'è grande preoccupazione, l'esecutivo punta solo a fare cassa"

Tommaso Pierazzi, coordinatore provinciale del Movimento 5 Stelle, esprime la grande preoccupazione per l'eliminazione del Reddito di Cittadinanza disposto dal governo Meloni. 

Da stamani, primo agosto 2023, in tutta Italia 169.000 nuclei familiari non percepiranno più il Reddito di Cittadinanza. Ad ottobre saranno altre 80.000 famiglie a doverlo perdere. Questi i primi numeri di quella che sembra una “guerra ideologica” condotta dal Governo Meloni contro i più deboli. Un disastro sociale messo in campo per colpire il Movimento 5 Stelle ma che si scaglierà sulle fasce più povere riversando sugli enti locali l’emergenza che si verrà a creare.

Quello che colpisce è la modalità che il Governo ha scelto per informare i percettori e cioè tramite un misero e informale sms. È un atteggiamento che dimostra insensibilità verso chi non ha scelto di trovarsi in situazioni di disagio economico. Tagliare l’unica misura di contrasto alla povertà con questa modalità genererà incertezza e disperazione nelle persone. Anche perché ad oggi non esiste alcuna misura di accompagnamento già attivata. La preoccupazione in queste prime ore va agli stessi operatori sociali che si troveranno nel caos.

L’I.R.P.E.T. - Istituto Regionale Programmazione Economica della Toscana - ha fatto delle stime per la nostra regione. Le nuove misure messe in campo dal governo (l’assegno per l’inclusione sociale e supporto per la formazione al lavoro) che comunque verranno attivate solo nel 2024, potranno essere richieste da 41mila famiglie contro le 53mila del reddito di cittadinanza. Si tratta dunque di 12mila famiglie in meno. Se questo dato lo riparametriamo a livello individuale i beneficiari del reddito di cittadinanza erano circa 109mila, mentre quelli delle due nuove misure potrebbero raggiungere 72mila persone, cioè 37mila in meno.

Il Governo Meloni aveva promesso di creare nuovi posti di lavoro e formazione proprio per chi avrebbe perso il reddito di cittadinanza ma era tutto inventato per prendere voti. Quello che stanno facendo è “fare cassa” sui più bisognosi senza una misura messa in atto sul caro vita, sugli affitti, sui mutui e adesso sui rincari della benzina. Quando invece i finanziamenti per le armi li sanno trovare.

Vorrei ricordare che le politiche attive del lavoro sono in capo alle Regioni e quindi la parte riguardante il “lavoro” dei percettori del Reddito di Cittadinanza era responsabilità loro. Le Regioni avevano ricevuto dal Governo Conte un miliardo per incrementare i centri dell’impiego per assumere i navigator necessari, ma hanno preferito far fallire il progetto pur di non riconoscere l’importanza della riforma voluta dal Movimento 5 Stelle.

Il Reddito di cittadinanza doveva scardinare il voto di scambio e superare i contratti pirati perché le assunzioni dovevano utilizzare i contratti di riferimento nazionale, ma le Regioni hanno fatto di tutto per non farlo decollare. Nel mondo all’inverso, vengono ripristinati i vitalizi per i parlamentari e si evade per circa 100 miliardi l’anno, ma l’obiettivo di questo Governo è la sola lotta ai poveri. Come movimento 5 stelle in provincia di Arezzo siamo a disposizione per chiunque vorrà contattarci per ogni informazione sul tema.

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