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Ralli (PD): "E adesso non lasciamo soli i nostri orafi"

“Non lasciamo soli i nostri orafi”. L’appello viene dal capogruppo del Pd, Luciano Ralli. “Il report Monitor Distretti di Intesa Sanpaolo e le conseguenti dichiarazioni di Andrea Boldi, Presidente di Arezzo Fiere, sono molto chiari: abbiamo...

“Non lasciamo soli i nostri orafi”. L’appello viene dal capogruppo del Pd, Luciano Ralli. “Il report Monitor Distretti di Intesa Sanpaolo e le conseguenti dichiarazioni di Andrea Boldi, Presidente di Arezzo Fiere, sono molto chiari: abbiamo accenni di ripresa; le tre città italiane dell’oro valgono 6 miliardi di euro all’anno; Valenza ha “sorpassato” Arezzo. Come dire che il potenziale economico è enorme, che Arezzo ha una storia e un futuro ma che al termine della crisi ben poco sarà come prima e che quindi Arezzo deve attrezzarsi per affermare la sua leadership in Italia. Ed essere quindi tra le città più importanti del mondo in questo settore”.

Secondo il gruppo consiliare Pd, questa strategia di sviluppo non può vedere protagoniste solo le imprese e, soprattutto, non può vedere il Comune in una posizione marginale. “L’oro è uno degli elementi dell’identità non solo economica ma anche culturale di Arezzo. Molti, quindi, i temi che a nostro parere devono vedere coprotagonisti le istituzioni locali, la Regione Toscana, la Camera di Commercio, Arezzo Fiere, le categorie economiche. Penso a strategie che contribuiscono a far conoscere Arezzo e la sua oreficeria nel mondo, con vantaggi non solo per le imprese orafe ma per tutto il sistema locale. Penso anche a strategie che valorizzino nella stessa Arezzo il settore che può tranquillamente essere un fattore di attrazione turistica. In questo senso il Palazzo dell’Oro in piazza Grande, nell’immobile della Fraternita, rimane per noi obiettivo irrinunciabile”.

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