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Ecco il progetto per la sicurezza idraulica di Antria: il Comune di mette 170mila euro

Arriva la soluzione per mettere in condizioni di sicurezza idraulica l’area di Antria, area a forte rischio che, soprattutto nella parte bassa dell’abitato, è destinata a ‘finire sott’acqua’ anche con precipitazioni non particolarmente rilevanti...

Arriva la soluzione per mettere in condizioni di sicurezza idraulica l’area di Antria, area a forte rischio che, soprattutto nella parte bassa dell’abitato, è destinata a ‘finire sott’acqua’ anche con precipitazioni non particolarmente rilevanti. La soluzione, consistente nella realizzazione di uno scolmatore del sistema fognario, è stata illustrata dall’assessore Marco Sacchetti: “l’ultimo evento di piena si è registrato il 6 novembre 2016 nella zona delimitata a sud dal torrente Maspino e ad est dal tratto terminale del suo affluente, il fosso delle Pergolacce. La causa sempre la stessa: l’esondazione di quest’ultimo corso d’acqua che dopo la sorgente per i primi 1.500 metri scorre con pendenze superiori al 20 per cento per raggiungere, nel tratto terminale, prima di confluire nel Maspino, dove riceve anche il contributo del fosso di Butri, pendenze del 2 per cento. Non solo. Nel tratto terminale, è ‘chiuso in gabbia’: tombato, probabilmente dagli anni ’70, epoca in cui sono state realizzate le lottizzazioni della zona. La criticità principale risiede proprio in questo punto, inadeguato a sopportare le piene. In ogni caso, si tratta di elementi che insieme disegnano un quadro complesso e delicato, mettendo sotto scacco più volte gli edifici e i terreni circostanti. Di qui la necessità di trovare una soluzione capace di mitigare una volta per tutte il rischio idraulico grazie a un progetto del Consorzio Alto Valdarno a cui ha partecipato come capofila il Comune di Arezzo che lo finanzia con 170mila euro”.

Soddisfazione è stata espressa dal consigliere comunale Angelo Rossi. La delibera è stata approvata con 18 voti favorevoli e 5 astenuti. Assestamento di Bilancio L’assessore Alberto Merelli ha illustrato la delibera relativa alla verifica degli equilibri di bilancio per il triennio 2018/2020: “abbiamo rivisto le stime sia in virtù dei maggiori dividendi provenienti dalle società partecipate, Coingas, Nuove Acque, Atam, Afm, Multiservizi, sia integrando la spesa sociale ed educativa (più 240.000 euro) e quella destinata allo sviluppo turistico e culturale. In merito a quest’ultimo aspetto, abbiamo integrato il contributo alla Fondazione Arezzo Intour (60.000 euro) e in particolare quello alla Fondazione Guido d’Arezzo per 100.000 euro da destinare all’ambito musicale. Più 60.000 euro inoltre per i mezzi della polizia locale. Il fatto che non abbiamo provveduto a un assestamento consistente dimostra che il bilancio era redatto ab initio in modo corretto”. La questione dei servizi sociali che andranno a beneficiare di questo incremento è stata posta da Matteo Bracciali: “anche se un assestamento complessivo di 500.000 euro non è certo di entità tale da consentire un giudizio ampio. Il nostro voto negativo sarà riferito al documento unico di programmazione. Il volano turistico è importante, certo, ma se vogliamo dare un segno che qualcosa è veramente cambiato necessita un passo ulteriore”. L'assessore Lucia Tanti ha specificato che ne beneficeranno le quote sanitarie e i minori in carico, “in controtendenza rispetto al passato quasi tutti italiani”. Regolamento occupazione aree pubbliche Approvate su proposta dell’assessore Marcello Comanducci una modifica e un’integrazione al regolamento per l’occupazione di spazi e aree pubbliche e per l’applicazione del relativo canone, la Cosap. “Si tratta di variazioni già previste e necessarie in seguito alla costituzione della Fondazione Arezzo Intour e della Fondazione Guido d’Arezzo. La modifica prevede, infatti, che sono esenti dal canone le occupazioni temporanee per manifestazioni e iniziative organizzate e promosse dalle due fondazioni, in quanto attività prima gestite in proprio dal Comune.

Ulteriore modifica riguarda le occupazioni per attività commerciali sulla base di un progetto unitario, da sottoporre comunque all’approvazione della Giunta e che coinvolgano tutti gli operatori di una strada o di un’area, ad esempio Saione, valorizzandola in maniera significativa: possono essere dichiarati esenti dalla Cosap fino a un anno dall’approvazione del progetto. L'intento è quello di favorire anche zone della città con maggiori difficoltà rispetto al centro”.

Matteo Bracciali ha posto la questione delle ricadute di questo atto per lo sviluppo della fondazione e per il suo rilancio e quali sono le attività esenti. La precisazione di Comanducci è stata “solo quelle gestite direttamente dalle fondazioni e non quelle, per ipotesi, patrocinate”. La delibera è stata approvata con 18 voti favorevoli e 5 astenuti.

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