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Post elezioni, Dindalini: "Inversione di tendenza, vince il centrosinistra unito"

La vittoria del centrosinistra a Monte San Savino e Montemignaio apre la porta ad alcune considerazioni. Seppur si tratti di due piccoli comuni, il peso specifico di quello che continua ad essere guidato da Margherita Scarpellini è stato l'ago...

La vittoria del centrosinistra a Monte San Savino e Montemignaio apre la porta ad alcune considerazioni. Seppur si tratti di due piccoli comuni, il peso specifico di quello che continua ad essere guidato da Margherita Scarpellini è stato l'ago della bilancia per la gestione delle partecipate da parte di presidenti di centrosinistra. Se la Scarpellini avesse perso, nello scacchiere provinciale avrebbe prevalso il peso del centrodestra. Da Arezzo Casa a Nuove Acque, di lì a poco le posizioni di vertice sarebbero cambiate.

Dal punto di vista politico, locale e nazionale, invece è il segretario provinciale del Pd aretino Massimiliano Dindalini a commentare il doppio risultato:

"Si tratta di una inversione di tendenza, due comuni al voto, due conferme per il centrosinistra arrivate per il buon lavoro amministrativo fatto in precedenza e per la qualità delle candidature. Roberto Pertichini aveva già lavorato al fianco di Massimiliano Mugnaini, un sindaco che ha lasciato un'impronta indelebile a Montemignaio. Margherita Scarpellini è una conferma perché continui lo sviluppo di quella comunità."

Il risultato di Monte San Savino non era scontato, il centrosinistra ha avuto il fiato sul collo della lista di Bennati fino all'ultimo:

A Monte San Savino si è tentato di ripetere lo schema che ha visto usare figure vicine al Pd per la candidatura, addirittura persone che si dichiaravano parte di una corrente del Partito Democratico. Schema che si è visto a Montevarchi e Sansepolcro. Credo che la cittadinanza abbia capito, anche per le esperienze di quei comuni, che le liste civetta non sono sufficienti. Margherita Scarpellini addirittura ha avuto un risultato migliore della precedente tornata. Ma direi soprattutto che dove il centrosinistra si presenta unito, la vittoria arriva.

Non sembra andare in questa direzione il Pd a livello nazionale. Dovrebbe guardare di più a quello che succede nei territori?

Sarebbe buona prassi che il partito nazionale apprendesse le buone pratiche dai territori. Faccio due considerazioni sulle amministrative di domenica a livello nazionale: il Partito Democratico è della partita fino ai prossimi ballottaggi. I cinque Stelle non arrivano al ballottaggio in nessuna città. Il centrodestra unito torna ad essere una forza importante nello scacchiere politico nazionale.

Il tutto in attesa della legge elettorale

Legge elettorale che credo tarderà ad arrivare, visto quello che è successo in parlamento in questi giorni, personalmente credo che sia importante che venga approvata e che il giorno delle elezioni ci consegni un vincitore chiaro.

Si avvicina la stagione del congresso, cosa cambia con questi risultati?

Cambia che il quadro politico territoriale è più stabile, la maggioranza resta al centrosinistra. A questo punto aspettiamo che vengano indetti i congressi locali, mi auguro in autunno, per affrontare le sfide che arrivano dalla comunità, dalla sanità, ai trasporti, al tema dei rifiuti, all'economia del riuso, tanti temi sui quali il Pd deve tornare a riflettere.

E Dindalini sarà della partita?

Interpreto la politica come spirito di servizio, sono a disposizione sia per non svolgere più il ruolo che ho adesso, sia per dare il contributo che mi sarà richiesto.
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