Poppi, proposta choc della minoranza: "Se mancano soldi vendiamo il castello"

Un Consiglio Comunale dedicato agli aumenti della TARI, oltre agli atti tecnici di finanza locale quali l’assestamento di bilancio, l’approvazione del DUP, il delicato problema del futuro degli operai forestali all’Unione dei Comuni messi alla porta dalla Regione Toscana. L'ultimo Consiglio comunale di Poppi però sarà ricordato anche per la proposta choc che è arrivata dalla minoranza: di fronte alla coperta troppo corta delle risorse, il capogruppo ha avanzato - non senza provocazione - l'idea di vendere il bene culturale e architettonico più prezioso del Comune, ovvero il celebre castello.

“Si valuti il tema della vendita del Castello”, h detto sottolineando al necessità innanzitutto di una perizia estimativa del bene. "Si affronti la riflessione con un bando - ha proseguito Letting - che ponga come è giusto che sia dei rigidi paletti, perché nessuno auspica che qua siano messe delle slot machine o Casinò”.

E ha poi concluso: “pensate, il recupero del centro storico, il problema dei parcheggi, aree verdi e parco giochi degni per bambini, un nuovo impianto sportivo a Poppi, il nuovo Cinema Dante, il nodo delle tariffe, il problema di Casa Basagna. Le prime sono tutte opere che finalmente diventerebbero non solo possibili ma realizzabili e così i nostri bilanci saranno liberi dal fare importanti investimenti per i prossimi cinquant'anni. Ovvio che se i cittadini dimostreranno invece attaccamento al loro Castello al punto da sentirlo ancora come di loro proprietà ci fermeremo, ed immagino che ce lo faranno sapere come la pensano”.