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Piccoletti (Fdi): "Sinistra mai al potere ad Arezzo? Renzi soffre di amnesia"

La sinistra non è mai stata al potere ad Arezzo? Il premier Renzi non soffre di amnesia. La sua patologia è ben altra e la sua intenzione è di operare un cover up, un insabbiamento anche della verità storica allo scopo di rimescolare le carte in...

La sinistra non è mai stata al potere ad Arezzo? Il premier Renzi non soffre di amnesia. La sua patologia è ben altra e la sua intenzione è di operare un cover up, un insabbiamento anche della verità storica allo scopo di rimescolare le carte in un momento in cui la vicenda Banca Etruria sta ingenerando una rivolta popolare contro la sinistra. È per questo che l’ineffabile Presidente del Consiglio sostiene che, nella città di Banca Etruria, nessun candidato della sua parte politica ha vinto l’elezione a sindaco, uno dopo l’altro sconfitti, prima di Fanfani, per sessant’anni di seguito, eccetto la parentesi imprecisamente attribuita dal capo del governo a Paolo Nepi invece che a Paolo Ricci. Quest’ultimo effettivamente sindaco di centrosinistra nella seconda metà degli anni Novanta, prima della storica vittoria del centrodestra nel 1999. Inesattezza a parte, lo scandalo non sta nel non dire la verità. Trattandosi di Renzi ci siamo abituati. La sua è una sindrome patologica che lo porta a mentire anche su ciò che sa da una vita, essendo egli nato e cresciuto in una cittadina distante appena una sessantina di chilometri dal comune di Arezzo, ininterrottamente governato da giunte PCI- PSI per mezzo secolo e, poi, da un sindaco dell’Ulivo, appunto Paolo Ricci, il quale si fermò al primo mandato, per scelta del centrosinistra di allora che gli preferì Nepi, uscito sonoramente battuto dal candidato a sindaco della svolta di centrodestra, ingegner Luigi Lucherini.

Il premier non può essere stato colto da improvvisa amnesia data anche la sua stretta collaborazione con la ministra alle Riforme, la quale in prima persona, e tramite la famiglia, ad Arezzo ha ben note radici, anche se i frutti sono amari, soprattutto per le decine di centinaia di azionisti di Bpel. Lo scandalo io lo ravviso in un’altra cosa: una bugia come quella detta dal Premier bisogna essere in due affinché sia tanto grossolana. Bisogna che ci sia chi la dice e chi l’ascolta. Dire, l’ha detta Renzi con la sua solita disinvoltura. Ascoltare, l’hanno ascoltata gli ex amministratori delle maggioranze di sinistra che per più di mezzo secolo hanno governato Arezzo. Sono complici di Renzi nel cover up orchestrato dal premier per far credere agli italiani che nella città di Banca Etruria la sinistra non ha mai avuto potere?

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