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Pd: “il futuro di Banca Etruria si decide adesso”

Domani in Consiglio comunale, Matteo Bracciali presenterà un atto d’indirizzo sulla situazione di Banca Etruria con il quale si chiede al Sindaco Ghinelli di “avviare, se non ancora fatto, le dovute relazione istituzionali con i commissari di...

Domani in Consiglio comunale, Matteo Bracciali presenterà un atto d’indirizzo sulla situazione di Banca Etruria con il quale si chiede al Sindaco Ghinelli di “avviare, se non ancora fatto, le dovute relazione istituzionali con i commissari di Banca Etruria e, a seguire, riferire nell’assemblea consiliare il quadro aggiornato della situazione di Banca Etruria. E di illustrare quali positive azioni istituzionali intende intraprendere per garantire il futuro dell’istituto di credito, dei dipendenti e dei correntisti”.

Il Pd ricorda che i Commissari sono al lavoro dal febbraio, che da pochi giorni sono in azione gli ispettori del Fondo interbancario di tutela dei depositi. E che tra poco, cioè dal 2016, entrerà in vigore la nuova normativa europea sui salvataggi degli istituti bancari, che interesserà anche gli azionisti e gli obbligazionisti delle banche. Per Banca Etruria sono settimane decisive, quelle nelle quali si gioca la credibilità accumulata nei decenni di sviluppo di Arezzo e nelle quali si decide il suo futuro.

“Il Pd ritiene che questa partita non possa giocarsi senza un ruolo determinante della comunità locale e quindi delle istituzioni che la rappresentano – commenta il capogruppo Luciano Ralli insieme ai Segretari comunale e provinciale, Alessandro Caneschi e Massimiliano Dindalini. Banca Etruria non è una semplice azienda, né un ordinario istituto privato di credito. La sua storia è strettamente intrecciata e inseparabile da quella dell’economia aretina. Questi fili non possono essere recisi da un giorno all’altro con il “sistema Arezzo” affacciato alla finestra ad attendere l’evoluzione degli eventi. La posta in gioco è troppo alta: l’esistenza di una banca che è condizione per il futuro di Arezzo, la difesa dei posti di lavoro dei dipendenti, la tutela dei correntisti e dei piccoli azionisti”.

Per questi motivi, il Pd chiede che il Comune di Arezzo si attivi, coinvolgendo Camera di Commercio, Provincia e Regione, affinchè le ragioni di questo territorio, delle imprese, dei dipendenti e dei correntisti di Banca Etruria siano tutelate e difese ai tavoli che nelle prossime settimane assumeranno le decisioni definitive.

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