Se qualcuno vociferava di un possibile cambiamento per la sede provinciale del Partito Democratico ad Arezzo si sbagliava. Spiega tutto il segretario Albano Ricci che, nell'assemblea che si è tenuta domenica sera, ha lanciato invece idee per valorizzarla:

"Assolutamente nego che ci sia la volontà di spostarla, anzi ho lanciato la proposta di un open day nel quale con gli iscritti sia data una nuova veste alla sede, una specie di ristrutturazione con l'obiettivo di svecchiarla e renderla più accogliente, una giornata da tenersi probabilmente entro la fine di dicembre. Tengo particolarmente alla partecipazione degli iscritti a questi lavori, magari con le loro competenze professionali, come forma di appartenenza al partito e alla sua sede."

Altra questione la situazione economica della Federazione provinciale: "Non è certo brillante, lo sappiamo, ma la sede non c'entra nulla, anzi le prossime azioni di tesseramento, cene di autofinanziamento e altre attività porteranno risorse anche per migliorare questa condizione."

Adesso come procede il cammino del segretario in attesa di conoscere la data delle elezioni politiche?

"Continuo nel visitare con perseveranza tutte le unioni comunali, alle quali chiedo di portare avanti in ogni loro sede, una campagna di iniziative contro questo rigurgito nazista che è indecoroso e poi c'è l'importante appuntamento del 15 e 16 dicembre con la conferenza programmatica del Pd toscano.

Intanto si attende che sia ufficializzata la data delle elezioni politiche: "Probabilmente il voto si terrà tra marzo e aprile, ma se ne riparla dopo le festa quando anche noi metteremo in piedi tutte le iniziative per una grande campagna elettorale."

Cosa ne pensa della mossa di Grasso e della nascita di Liberi e Uguali?:

"Ho incontrato il presidente Grasso a Cortona questa estate perché al Mix Festival ha presentato il suo libro edito da Feltrinelli e a margine ovviamente c'è stato un confronto personale con lui, tipico di due iscritti che condividono anche le criticità del partito, non mi sarei mai aspettato questa sua uscita, anche perché in quel frangente criticava chi si era diviso e combatteva il partito da fuori. Se fosse coerente si dimetterebbe dal suo ruolo istituzionale."

Immagina possibile un'alleanza?: "Tutto si deciderà a livello nazionale, ma io la vedo difficile, anche perché per la loro visibilità è utile essere contro Renzi. Anche nella mia precedente intervista avevo parlato di un'auspicata unità del centro sinistra, ma questa si fa sulle idee e sui progetti non sui livori e sui personalismi."

Nel corso dell'assemblea è stata eletta come presidente dell'organo la senatrice Donella Mattesini ed è stato composto anche il direttivo provinciale con quasi 100 membri tra quelli di diritto e quelli eletti.