Partecipate, la Lega punta alla Farmaceutica. Le ipotesi in campo
Il nome verrà probabilmente fornito dal partito all'inizio della prossima settimana
L'assemblea dei soci dell'Azienda Farmaceutica Municipalizzata è fissata per il 10 maggio prossimo. Si tratterà di un appuntamento volto ad approvare il bilancio e a nominare i nuovi componenti del consiglio di amministrazione. Accanto ai soci privati c'è il nome del presidente espressione della politica aretina, di solito di orbita cittadina visto che si tratta della gestione di 8 farmacie del capoluogo, una storia nata nel 1963 in via Vittorio Veneto.
Dopo la conferma di Borri alla Multiservizi, considerabile in quota OraGhinelli, di Francesco Macrì di Fratelli d'Italia a Estra, la Lega sta concentrando le sue attenzioni proprio sull'Afm finora guidata da Francesco Francini (in quota Forza Italia).
Il partito guidato da Gianfranco Vecchi si sta guardando dentro e intorno per individuare la figura più adatta a questo ruolo. Le voci di corridoio hanno riguardato ad un certo punto un profilo di "noto medico" ormai in pensione, ma alcune riflessioni degli addetti ai lavori avrebbero sottolineato come semmai fosse necessario un profilo più di professionista nel settore legale oppure un commercialista.
L'altra ipotesi in campo è che alla presidenza di Afm sia proposto il nome di chi ha già un incarico politico all'interno della Lega provinciale. Ancora il nodo non è sciolto e per questo l'indicazione del nome potrebbe slittare di qualche giorno, fino all'inizio della prossima settimana, massimo martedì, visto che mercoledì ci sarà l'assemblea.
Preso quota questo interessamento della Lega per la Farmaceutica è andato in stallo il discorso legato all'avvicendamento di metà mandato alla presidenza del consiglio comunale. In questo momento questo ruolo non è sul tavolo della politica. Il cambio da Fratelli d'Italia a Lega non ci sarà. E questo potrebbe però irritare i consiglieri comunali del partito di Salvini.
