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Ospedale e sosta, giungla di tariffe in Toscana. Arezzo la più economica. Marchetti (Fi): "Mozione per abolire la sosta a pagamento"

La forbice tra i vari ospedali varia dai 50 centesimi all'ora di Careggi e delle aziende ospedaliere universitarie ad un euro al giorno di Arezzo

"I parcheggi ospedalieri? Dovrebbero essere gratuiti", è quanto chied il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale della Toscana, Maurizio Marchetti, che ha presentato una mozione destinata ad approdare in Aula alla prossima seduta. Ma quanto spendono i toscani che hanno necessità di parcheggiare nei pressi di un'ospedale? Si va dai 50 centesimi orari di Careggi e Meyer, all'euro giornaliero all'ospedale San Donato, ai 6 euro che spendono gli utenti della Valdinievole. Una mappa che Marchetti mette in evidenza, per una diatriba che, almeno ad Arezzo, sta andando avanti da tempo.  

"Premesso che a mio avviso far pagare il parcheggio a chi si reca in ospedale, paziente o familiare che sia, è una aberrazione, posso arrivare a comprendere che in certi ospedali regolare la sosta eviti che gli indisciplinati mollino la macchina a casaccio, magari compromettendo il passaggio dei mezzi di soccorso, piuttosto che fenomeni di abusivismo, garantendo dunque migliore e maggior controllo. Quello che non posso comprendere è che questo balzello sul dolore in Toscana sia 'pezzato', con tariffe patchwork da cui parrebbe desumersi che soffrire in Valdinievole richieda un onere di spesa maggiore rispetto al soffrire ugualmente che so? A Pisa. E' assurdo".

In effetti la situazione in tutta la regione la situazione è estremamente variegata. "Una forbice tariffaria oraria tra gli 0,50 euro delle aziende ospedaliero universitarie, ovvero Careggi e Meyer a Firenze, Scotte a Siena e Cisanello a Pisa, e l'1,50 euro dell'ospedale di Pescia. In alcuni casi esiste un limite massimo giornaliero di spesa: lì la divaricazione è tra 1 euro al San Donato di Arezzo e 6 euro ancora in Valdinievole. Il tutto passando per una tariffazione variabile", afferma Marchetti che ha preso spunto da questi dati per presentare una mozione"che impegni la Giunta toscana a occuparsi della questione. In particolare nel dispositivo chiedo di abolire il pagamento della sosta dalle aree ospedaliere, là dove esiste. Se proprio non fosse possibile, in subordine chiedo almeno che si superi l'attuale disomogeneità introducendo, unicamente laddove strettamente indispensabile, una tariffa unica regionale per le aree ospedaliere parificata alla minima vigente". 

Le aree di sosta in molti casi sono libere, in altri, come ad Arezzo, ci sono parcheggi le cui tariffe sono regolate da municipalizzate o da privati. Quella aretina, in realtà, risulta essere l'area di sosta a pagamento più conveniente. Un euro giornaliero pare infatti la tariffa più bassa che resterà comunque intatta per tutto l'anno, come è stato già annunciato da Atam

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"In questo fai da te - sostiene il capogruppo regionale di Forza Italia - ognuno compone i suoi pacchetti promozionali tra forfait per un certo monte ore, prima ora gratuita e così via. Ancora, ci sono ospedali dove la progressione tariffaria è incrementale in base al tempo di permanenza, come se uno all'ospedale ci stesse per diporto e si sentisse il bisogno di mettergli premura. Insomma - conclude Marchetti - è una Babele dove i soli omogenei sono i quattro nuovi ospedali realizzati con project a Lucca, Massa, Pistoia e Prato, con tariffa oraria di 1 euro e massimo giornaliero a 4 euro".

Nella sua mozione Marchetti espone i dati rilevati, osservando come "l'attivazione progressiva di spazi adibiti a parcheggio presso gli ospedali toscani, combinata alle tariffazioni ordinarie urbane laddove i nosocomi non siano dotati di aree proprie dedicate alla sosta, ha prodotto in Toscana una disomogeneità sostanziale nel costo della sosta per pazienti e familiari che si rechino con mezzo proprio nei diversi ospedali".

Con la mozione Forza Italia punta ad impegnare la Giunta regionale "ad abolire, laddove presenti, le tariffe per la sosta nelle aree ospedaliere o adiacenti, così da sottrarre la sofferenza dei pazienti e dei loro familiari a logiche di profitto o in subordine, unicamente laddove si renda strettamente indispensabile imporre il pagamento della sosta, a superare la disomogeneità rilevata ed esposta in premessa introducendo una tariffa unica regionale per le aree ospedaliere, parificata alla minima attualmente vigente".

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